Pediatria, Cannata replica a Rotondo: “Sanità da costruire, non da distruggere”

 Pediatria, Cannata replica a Rotondo: “Sanità da costruire, non da distruggere”

“Anziché dare vita a polemiche politiche strumentali, lanciando accuse infondate e fornendo informazioni errate, l’ex senatore Antonio Rotondo potrebbe fare un “mea culpa” o mettersi a disposizione come pediatra”.

Il parlamentare di “Fratelli d’Italia”, Luca Cannata replica così alle accuse lanciate dall’ex primario di Pediatria dell’Ospedale Umberto I di Siracusa dopo la sospensione e riattivazione del Punto Nascita dell’ospedale unico Avola-Noto nella sede del “Di Maria”.

“I problemi di oggi- premette Cannata- sono conseguenza di una politica sanitaria inadeguata operata nel passato, quando lo stesso Rotondo, da senatore della Repubblica, era al Governo e avrebbe potuto incidere. Se oggi ci ritroviamo con una sensibile carenza di risorse umane è perché la programmazione è mancata nel passato, a partire dalla questione numero chiuso per la facoltà di Medicina a cui oggi stiamo ponendo rimedio, ma i cui risultati saranno visibili nei prossimi anni”.

Il parlamentare di maggioranza parla di una “polemica costruita ad arte”.

“Nel Punto Nascita dell’ospedale unico Avola-Noto- chiarisce- sono stati registrati 380 parti in meno di un anno con soli quattro posti letto anziché i 14 inseriti in pianta organica. Non è difficile fare le dovute proporzioni. Anche a proposito della presunta mancanza dei requisiti, le notizie fornite dall’ex primario non corrispondono alla realtà. E nel caso in cui mancassero, la soluzione non sarebbe di certo quella di chiudere ma semmai di individuare una strada per potenziare la sanità di tutto il territorio, perché tutti a tutti i cittadini possano essere assicurato lo stesso diritto”.

Fin troppo ovvio, secondo Cannata, che “non si possa prescindere dalla garanzia di un’adeguata assistenza ai bambini e alle mamme da un lato; della sicurezza e del benessere dei medici, dall’altro. Il vero problema, in questo momento, nasce dal fatto che il reparto, con quattro donne medico attualmente in maternità (aggiungo per fortuna loro e del Paese)- sconta una minore disponibilità di personale. La richiesta del primario è stata, dunque, quella di poter disporre di personale aggiuntivo. Se questo può essere fatto nel rispetto delle regole, bene. Altrimenti, si cercano altre soluzioni. Non si può tollerare, però- dice ancora Cannata – che si dica di lasciare attivo soltanto il reparto a Siracusa, perché si trova a pochi chilometri di distanza. In questo momento, tra l’altro, si vive una fase in cui sono numerose le bronchioliti, è il periodo dell’influenza e la risposta del Pronto Soccorso deve essere immediata”.

Dal punto di vista tecnico, secondo il parlamentare “il direttore generale sta facendo il massimo e continuerà a farlo. Devono agire alla stessa maniera, però, anche i medici, anziché fare polemica. L’Asp ha già predisposto un bando per il rientro dei medici in pensione. Quello per i pediatri è già pronto”.

Infine una provocazione: “Rotondo potrebbe partecipare al bando e mettersi a disposizione se davvero vuol fare qualcosa per risolvere il problema. Le questioni elettorali lasciamole ad altre sedi”.

 

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