Per decongestionare il Pronto Soccorso, torna operativo il reparto di Medicina

Torna operativo al quarto piano dell’Umberto I di Siracusa il reparto di Medicina. Il reparto covid è invece rientrato nella palazzina nord. Da oggi i posti letto di degenza sono stati incrementati da 14 a 24, di cui 14 Medicina interna e 10 di Geriatria, “con un impatto nella gestione dei pazienti afferenti al Pronto soccorso che attendono di essere ricoverati”, spiega una nota dell’Asp di Siracusa. Nei giorni scorsi la protesta degli infermieri, proprio per le condizioni di lavoro in cui era precipitato il delicato reparto di urgenza.
“Una ulteriore ricognizione e ridistribuzione progressiva e proporzionale del personale medico, infermieristico e di supporto, inoltre, potrebbe portare nei prossimi giorni ad incrementare ulteriormente i posti di degenza di Area Medica dagli attuali 24 fino a 36 tra Medicina e Geriatria”, si legge sempre nel comunicato dell’Azienda Sanitaria.
Il direttore medico di presidio, Paolo Bordonaro, e i direttori dei reparti di Medicina, Roberto Risicato, di Geriatria, Alfio Cimino, e del Pronto Soccorso, Aulo Di Grande, spiegano all’unisono che “riuscire a mantenere una organizzazione elastica ci sta consentendo di rimodulare costantemente i posti letto dei reparti covid ed ordinari in funzione delle necessità che l’evoluzione della pandemia richiede, tenuto conto anche delle difficoltà determinate dall’assorbimento di personale medico e infermieristico da parte dei reparti covid. Grazie ad uno sforzo non indifferente di tutti, avendo la direzione aziendale reperito con non poche difficoltà il personale infermieristico anche per la Neurologia con Stroke Unit, abbiamo rimesso i locali del reparto di Medicina interna dell’ospedale di Siracusa nella possibilità di riaccogliere i pazienti di Area medica non covid con la riattivazione dei posti ordinari che ci consentirà di alleggerire il sovraffollamento che spesso si verifica in Pronto soccorso potendo così accelerare le procedure di ricovero di pazienti in attesa”.