“Per il lavoro ci metto la firma”, la raccolta firme referendaria promossa dalla Cgil a Siracusa

(cs) “La tutela del lavoro e dei lavoratori perché di lavoro si deve vivere e non morire. Per il lavoro ci metto la firma”. E’ il titolo dato alla raccolta firme referendaria promossa dalla Cgil nazionale ed è anche il tema centrale dell’assemblea pubblica che si è tenuta ieri pomeriggio all’Urban center. L’introduzione è spettata a Roberto Alosi, segretario generale della Camera del Lavoro siracusana, che ha illustrato l’attuale quadro provinciale in merito al mondo dell’occupazione, in relazione ai 4 punti della petizione del sindacato (in allegato il volantino del referendum). “Le scelte operate da questa maggioranza di Governo, mostrano un disegno autoritario e repressivo rispetto alla libertà dei lavoratori e al principio di democrazia- ha puntualizzato Alosi. Il lavoro, che è il fulcro della nostra società è sempre più residuale e mortificato. Il valore del lavoro non è al centro dell’agenda politica di questo Governo: dalle normative sul lavoro alle politiche degli appalti, all’allentamento della contrattazione collettiva e delle tutele individuali, alla sicurezza e alla stabilità del lavoro, perdiamo pezzi di dignità e di futuro; in gioco non c’è soltanto il destino del nostro presente ma il futuro che lasceremo in eredità alle nostre giovani generazioni”. Ai lavori – conclusi dalla segretaria di Cgil Sicilia, Angela Biondi – sono stati invitati i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa, i presidenti dei Consigli comunali, le deputazioni regionali e nazionali, il presidente di Anci Sicilia, i direttori dell’Ufficio diocesano pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace delle Diocesi di Siracusa e di Noto, i presidenti delle associazioni professionali e datoriali, le associazioni, i comitati civici e movimenti, i rappresentanti dei partiti politici, i rappresentanti del terzo settore. All’Urban center, durante l’assemblea pubblica, è stato sistemato un banchetto per proseguire nella raccolta firme del referendum.