Perchè la cancellazione dell’Archimede ha il retrogusto amaro dell’ingiustizia

 Perchè la cancellazione dell’Archimede ha il retrogusto amaro dell’ingiustizia

C’è un principio pericoloso che rischia di passare insieme al piano di dimensionamento scolastico, varato dalla Conferenza regionale. E cioè che sia più conveniente fare i “furbi” invece che rispettare norme, seguire correttezza e legalità. Prendiamo il caso dell’istituto comprensivo Archimede di Siracusa, cancellato e destinato ad essere smembrato. La scuola vanta 717 alunni iscritti, sotto al parametro di 900 indicato dalle norme nazionali ma comunque al di sopra della soglia media del siracusano. Non solo, nell’anno scolastico 2018/19 – spiegano dagli uffici amministrativi dell’Archimede – sono state rifiutate circa 160 nuove iscrizioni. E questo per rispettare pedissequamente la capienza massima imposta dai Vigili del Fuoco. Se la scuola avesse tenuto un atteggiamento meno prudente – come alcuni casi del recente passato dimostrano possa anche accadere – oggi si ritroverebbe con una media iscrizioni nel quinquennio che l’avrebbe messa al riparo da ogni sorpresa.
Anche su questo dato farà leva Palazzo Vermexio, nella difesa di una delle più antiche istituzioni scolastiche cittadine, dedicata alla memoria del genio matematico dell’antichità. Luca Piccione, vicepreside, è stato anche lui un alunno dell’Archimede e non accetta oggi di vedere cancellata una storia che affonda le sue radici ai tempi dell’unità d’Italia. “Non può sparire da un giorno all’altro, applicando freddamente criteri politici ed economici che vanno contro la storia e la realtà”, commenta su FMITALIA.
Per venerdì 15 dicembre la scuola ha chiamato a raccolta i suoi ex alunni. Appuntamento alle 18, nell’auditorium del plesso di via Caduti di Nassirya. Nei giorni scorsi, un affollato e straordinario Consiglio d’Istituto aveva raccolto la vicinanza dell’amministrazione comunale (presente con il sindaco Italia ed il vice Bandiera) e del deputato regionale Gilistro (M5S). “Abbiamo acceso i riflettori sul nostro caso e non vogliamo che si spengano, sino a quando la questione non sarà risolta. Chiediamo l’appoggio di tutti”, spiega la presidente del Consiglio d’Istituto dell’Archimede, Valeria Guzzardi. La dirigente scolastica, Giusy Aprile, evita prudenzialmente dichiarazioni pubbliche ma continua a lavorar nell’interesse della scuola. Dettaglio: l’Aprile è stata per anni una bandiera della legalità, come referente provinciale di Libera, l’associazione contro tutte le mafie.
Per il momento, si tenta la via del dialogo politico con l’assessore regionale Turano. Ma difficilmente, nel decreto regionale finale, ci si discosterà dalle indicazioni della Conferenza regionale. E aprire una deroga nel siracusano significherebbe doverne concedere altre negli altri territori. Motivo per cui appare più che probabile la necessità di procedere – da parte del Comune di Siracusa – con una richiesta di istanza di annullamento in autotutela del provvedimento che riguarda l’Archimede e, in seconda battuta, con un ricorso alla Giustizia Amministrativa.

 

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