Percorsi alternativi per “liberare” via Elorina: la ex Provincia fa il suo, il Comune no
Il piano di “mobilità straordinaria” per via Elorina era stato ideato poco prima dell’estate e presentato come “urgente”. Tutti ricordano i disagi dei mesi passati, in particolare quando venne chiusa per un guasto alla rete fognaria. Soltanto ora, però, sono comparsi i primi cartelli stradali che ricordano l’esistenza di percorsi alternativi, per evitare di ritrovarsi tutti in coda.
La Quarta commissione consiliare, su input del consigliere Andrea Buccheri, aveva elaborato il piano lo scorso maggio. Il meccanismo alla base è semplice e fà di necessità virtù: mettere delle indicazioni su viale Paolo Orsi, Necropoli del Fusco e la stessa via Elorina per informare gli automobilisti di passaggio dell’esistenza di percorsi alternativi individuati in Cozzo Pantano, traversa San Domenico, strada Laganelli, strada Santa Teresa, via per Canicattini, Arenaura.
Una rete di stradine – spesso poco note e poco frequentate – che possono fungere da piccole valvole di sfogo, per non gravare sulla sola via Elorina. Nascoste e dimenticate nel territorio sud, sono state gradatamente rese percorribili, recuperando diversi tratti ammalorati. Certo, non sono esattamente comode e pratiche. Sempre meglio, però, che restare bloccati in coda. Il Libero Consorzio di Siracusa ha fatto il suo ed ha provveduto ad installare la cartellonistica di sua competenza. Ancora nessun segnale – nel vero senso della parola – da parte del Comune di Siracusa. L’estate è passata e l’attesa prolungata può finire per mortificare la buona idea, certo non risolutiva ma potenzialmente utile nella sempre più congestionata area sud del capoluogo.
Con una battuta, si potrebbe dire che persino il sofferente Libero Consorzio è stato più rapido di Palazzo Vermexio. La tartaruga, si sà, alla volte riesce ad essere più rapida della presunta lepre.