Permesso di costruire per Elemata, lo scontro con gli ambientalisti. "Non è speculazione"

 Permesso di costruire per Elemata, lo scontro con gli ambientalisti. "Non è speculazione"

Niente resort alla Pillirina, solo abitazioni “private” recuperando i ruderi presenti nell’area. La mosse di Elemata Maddalena era nota da tempo. E sin dall’aprile del 2021 aveva suscitato più di una reazione e opposizioni varie, alcune ancora in discussione al Cga.
Tra le accuse di “esproprio proletario” lanciate dalla società del marchese Di Gresy all’indirizzo del fronte del “no” variamente composto e la proposta indecente di Erlend Orye (un milione di euro per rendere pubblica l’area, ndr), nuovo passaggio dell’intricata e decennale querelle.
Il settore Urbanistica del Comune di Siracusa ha rilasciato il permesso di costruire, il documento che autorizza Elemata Maddalena ad avviare i lavori di recupero presentati in progetto, con il parere positivo della Soprintendenza di Siracusa.
Il titolo urbanistico dispone “che le opere, oggetto del presente permesso di costruire, prevedono lavori di riqualificazione con restauro e consolidamento dei fabbricati esistenti”. Nel dettaglio, i piani di Elemata prevedono la sistemazione dell’area esterna, “mediante ripristino dei percorsi pedonali esistenti”; recupero delle scale in cemento ciclopico presenti; delimitazioni su tutti i sentieri mediante legno di castagno, recupero della zona di pertinenza dei fabbricati esistenti “mediante la rimozione della vegetazione infestante e la ricomposizione della terra battuta esistente”. Previsti anche lavori di restauro e consolidamento dei fabbricati esistenti “da destinare rispettivamente a locale tecnico dedicato all’impianto elettrico (quadri e generatori) e locale per la riserva idrica e raccoglimento dei reflui a servizio dei fabbricati”. In programma anche il recupero funzionale degli altri fabbricati esistenti e destinati ad uso abitativo (locazioni turistiche?), mantenendo però “le stesse sagome e volumi”. Senza, insomma, potere costruire altri locali o spazi. ùIl permesso di costruire riguarda anche il “consolidamento e messa in sicurezza dei presidi bellici esistenti”: ipogei e strutture di artiglieria bellica, tre piattaforme circolari e un bunker, “senza alterare la configurazione originaria dei luoghi”. Vietato modificare la morfologia del sito anche durante la posa degli impianti fuori terra, “in ottemperanza al livello di tutela del vincolo archeologico esistente”.
Legambiente e Natura Sicula hanno duramente contestato il progetto, difeso dalla società che voleva costruire inizialmente un resort di lusso alla Pillirina: “troppo stupore per una riqualificazione”, spiegava nei mesi scorsi Elemata.
La vicenda, comunque, sarà discussa al Cga di Palermo dopo l’ultimo pronunciamento del Tar che non ha accolto il ricorso delle associazioni ambientaliste. “Difenderemo in ogni sede i nostri diritti. Abbiamo sostenuto investimenti, non condotto speculazioni. Abbiamo proposto solo occupazione e sviluppo qualificato, opportunità per un territorio meraviglioso che necessita di tutele non di abbandono”, la posizione di Elemata Maddalena.

 

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