Peschereccio siracusano attaccato dai libici: alla deriva. “Stanno bene”

 Peschereccio siracusano attaccato dai libici: alla deriva. “Stanno bene”

Il motopesca siracusano Orizzonte è stato attaccato nelle prime ore del mattino da una motovedetta libica. Secondo quanto riferisce l’armatore, Nino Moscuzza, l’imbarcazione navigava in acque internazionali. Sarebbe stata inseguita e quindi fatta oggetto di una raffica di mitra.
Dammi sono segnalati alla cabina di comando ed al timone. La schede del telefono satellitare sarebbe stata sottratta dai libici, una volta saliti a bordo. Ecco anche il motivo per cui l’allarme è scattato in ritardo.
Non ci sarebbero feriti tra i componenti dell’equipaggio del peschereccio siracusano.
L’ex assessore regionale alla Pesca, Edy Bandiera, oggi vicesindaco di Siracusa ha fatto da tramite con le autorità italiane, per organizzare le operazioni di soccorso. L’Orizzonte è alla deriva, perduta la costosa attrezzatura per la pesca. “Stanno tutti bene e come amministrazione comunale stiamo facendo il possibile”, spiega Bandiera. Per i soccorsi, ipotesi invio di una unità della Marina Militare.
“L’Amministrazione comunale è vicina ai pescatori dell’Orizzonte e a tutta la marineria siracusana ancora una volta oggetto di un attacco in mare da parte di motovedette libiche. Siamo in contatto con l’armatore e le autorità statali affinché le operazioni di salvataggio degli uomini e di messa in sicurezza dell’imbarcazione possano avvenire nel minore tempo possibile. Episodi come questi ripropongono ancora una volta le tematiche dello svolgimento in sicurezza del lavoro svolto ogni giorno dalla nostra marineria nel Mediterraneo. Alle famiglie e all’armatore Nino Moscuzza l’incondizionata solidarietà della città”, dice il sindaco Francesco Italia.

Foto archivio

 

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