Piano paesaggistico di Siracusa: "Il Comune rinunci al ricorso"
Un’interrogazione che mette alla prova l’amministrazione Garozzo su un tema particolarmente spinoso, il piano paesaggistico di Siracusa. La firmano Alessandro Acquaviva, Marina Zappulla e Cristina Merlino, esponenti di maggioranza a palazzo Vermexio. La richiesta è quella di revocare una delibera approvata dalla precedente giunta, retta da Roberto Visentin, con cui il Comune presentava ricorso contro l’adozione, da parte della Regione, del piano di tutela paesaggistica. La vicenda è stata piuttosto articolata e ricca di polemiche. Da una parte le associazioni ambientaliste e gli esponenti politici contrari alla “cementificazione del territorio”, in particolar modo nelle aree tutelate, dall’altra parte i sostenitori della necessità di non arrestare lo sviluppo e di non “ingessare” in territorio. Battaglie aspre, toni alti. Lo scorso mese, il Tar di Catania ha giudicato infondate le osservazioni del Comune , contrario all’adozione del piano paesaggistico perchè privo di Vas, la valutazione ambientale strategia e frutto di decisioni non adeguatamente concertate con i rappresentanti del territorio. Un pronunciamento che, secondo Acquaviva, Zappulla e Merlino darebbe alla nuova amministrazione una ragione in più per arrestare quel percorso di opposizione avviato dalla precedente maggioranza. “Tra i punti più rilevanti contenuti nel programma elettorale di Garozzo, del resto- osservano i tre consiglieri comunali- figura la revisione del piano regolatore generale che, sulla base di una sovrastimata previsione di crescita demogradica, consente nuove opere edilizie diffuse su tutto il territorio, incluse le zone di pregio naturalistiche sottoposte a vincolo indiretto, come nel caso delel Mura Dionigiane”. La revoca di quella delibera, per Acquaviva, Zappulla e Merlino sarebbe la prova della volonta dell’amministrazione comunale di Siracusa di puntare su uno sviluppo eco-sostenibile, basato sul principio dei “volumi zero”.