Piazza Dell’Aquila “nel degrado”, è dedicata al pugile i cui organi furono espiantati

 Piazza Dell’Aquila “nel degrado”, è dedicata al pugile i cui organi furono espiantati

“La piazzetta di via Padova, intitolata a Stefano Dell’Aquila, versa nel degrado da almeno tre anni e nei giorni scorsi è stata ulteriormente vandalizzata. Una vergogna, soprattutto se si pensa al motivo per cui quell’area è stata intitolata a mio fratello”.
Sono le parole di Danilo Dell’Aquila, fratello del giovanissimo pugile, scomparso prematuramente nel 1995 a causa di un malore dopo un allenamento. A nulla valsero i tentativi di salvarlo. Nel giro di poche ore sopraggiunse il decesso. La famiglia autorittò immediatamente l’espianto dei suoi organi, sette.
“Già tre anni fa – ricorda Danilo- il parchetto fu oggetto di atti vandalici, di distruzione dei giochi per i bambini, fu rotta la fontanella, ancora non funzionante. La pavimentazione fu divelta in diversi punti e tutto questo fu regolarmente segnalato al Comune. Nei giorni scorsi abbiamo notato nuovi danneggiamenti. Anche in questo caso ci siamo rivolti all’amministrazione comunale, al sindaco, ad alcuni consiglieri. Ad oggi nessuno si è mosso e questo ci addolora, non solo perché la memoria di mio fratello non viene rispettata, ma perché si nega un luogo ai bambini del quartiere e non si valorizza un gesto che è stato concreto e simbolico al contempo. I sette organi di mio fratello donati, in quel momento di disperazione, ci hanno dato il sollievo di pensare che sette persone avrebbero potuto continuare a vivere grazie a Stefano. Intitolare a lui quel parchetto è significato mettere in evidenza l’importanza di un gesto così importante. Allo stesso modo, lasciare che tutto vada a rotoli, significa mettere in evidenza una mancanza di attenzione intollerabile”.
L’auspicio è che l’amministrazione comunale intervenga, sia attraverso la manutenzione del giardinetto, sia in termini di controllo.
“Piazzare anche lì delle telecamere di videosorveglianza- conclude Danilo Dell’Aquila- potrebbe essere risolutivo”.

 

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