Picco dei contagi, riaprire le scuole? Posizioni sfumate dei sindaci della provincia di Siracusa
Mentre si registra una nuova impennata nei contagi covid, si scalda la discussione sulla opportunità o meno di riaprire le scuole, dopo le vacanze natalizie. Il ritorno in classe, in presenza, il 10 gennaio è al centro di mille valutazioni. In attesa delle decisioni del governo, ha fatto sentire la sua voce il presidente della Regione, Nello Musumeci. Intervenuto su Tgcom ha spiegato detto che “l’ultima cosa che vorrei chiudere sono le scuole, perché sono consapevole delle difficoltà della didattica a distanza” ma verranno riaperte “soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi”, in modo da evitare “che si debba ricorrere a misure più restrittive”. Per la decisione finale saranno determinanti, quindi, le prossime 48 ore. Intanto, è partito il pressing di Forza Italia che ha chiesto alla Regione di valutare la dad per elementari e medie.
Posizioni più sfumate tra i sindaci della provincia di Siracusa. Anche qui, le prossime ore saranno decisive per quello che pare un inevitabile ordinanza da zona arancione. Ma le reali preoccupazioni sono rivolte al mondo della scuola. Nella chat dei sindaci della provincia, il tema è stato accennato ma nessuna conclusione al momento. “E’ prematuro”, spiega uno dei 21 primi cittadini della provincia. Una linea univoca non c’è ancora. Quattro, cinque sindaci sarebbero favorevoli alla dad per almeno i primi dieci, quindici giorni. Tutti gli altri preferiscono attendere la valutazioni di governo e Regione per evitare fughe in avanti. “Non è una vicenda che abbiamo approfondito, al momento”, spiega lapidario Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla ed autorevole voce tra i 21 primi cittadini. Favorevoli alla chiusura delle scuole i sindaci di Priolo, Pippo Gianni, e di Solarino, Seby Scorpo. E non sarebbero i soli, invero. Ma si tratta, ancora, di posizioni minoritarie. La linea scelta dal comune capoluogo, ad esempio, è quella della prudenza e di una piena conoscenza dei dati prima di esprimere una valutazione.