Pillirina, gestione pubblico-privata delle latomie? La proposta di Elemata approda in commissione Turismo

 Pillirina, gestione pubblico-privata delle latomie? La proposta di Elemata approda in commissione Turismo

“Gestione pubblico-privata delle latomie della Pillirina”.
La proposta lanciata dalla Elemata, la società proprietaria dell’area, potrebbe approdare in Seconda Commissione Consiliare “Turismo e Cultura”, attraverso un ordine del giorno anticipato da Paolo Cavallaro di “Fratelli d’Italia.
La società ha acquistato l’area circa 15 anni fa, con un investimento di circa 30 milioni di euro, un’operazione da subito nell’occhio del ciclone, nell’ambito di una vicenda che si è snodata nelle sedi della giustizia amministrativa, intorno al tema della tutela ambientale, del ruolo delle istituzioni, dei diritti dei cittadini da un lato, dei proprietari, dall’altro. “L’area è stata acquistata nel pieno rispetto delle normative e del diritto costituzionale- fa notare la società Elemata Pillirina. Tutti i ricorsi mirati al riconoscimento della presunta illegittimità dell’operazione, ricorda una nota della società di De Gresy, “sono stati puntualmente respinti dai tribunali competenti”. Il consigliere Cavallaro ritiene che l’idea della società debba essere tenuta in adeguata considerazione. “In un contesto cittadino chiassoso e polemico, dove troppe volte non si trova spazio per il dialogo e il confronto-sostiene l’esponente di minoranza- l’appello di Elemata sulla Pillirina va senz’altro raccolto. Va affrontato, nell’interesse della collettività, il tema della condivisione pubblica-privata dell’area delle latomie alla Pillirina, che mi sembra la strada più utile nella direzione di una valorizzazione culturale e turistica dell’area. La città -osserva ancora Cavallaro- deve imparare a confrontarsi senza pregiudizi, con fermezza, se occorre, ma sempre con apertura mentale; il muro contro muro è solo foriero di divisioni e alle volte di costosi contenziosi giudiziari”.
La Elemata chiarisce la propria volontà di coniugare “il rispetto per l’ambiente con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, che porti valore aggiunto alla comunità siracusana, opportunità occupazionali, valorizzazione di un’area da anni nel degrado”.
La proposta è,dunque, quella di una gestione condivisa dell’area, attraverso la creazione di un percorso museale per la valorizzazione delle latomie, “ma nel rispetto della proprietà privata”.
Cavallaro ritiene che la strada sia percorribile, ma che il Comune debba pretendere dai privati “il rispetto delle regole urbanistiche e regolamentari ma, allo stesso tempo, consapevole di non avere la forza organizzativa ed economica, non deve alzare muri dinanzi a proposte eco sostenibili di valorizzazione di parti della città . Se c’è la possibilità di individuare punti di condivisione-conclude il consigliere di “FdI”, questa va verificata con serietà e senza pregiudizi”.

 

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