Pioggia e grandine cancellano il corteo contro i cambiamenti climatici
E’ stato proprio il clima a tirare un brutto scherzo al corteo di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici. Previsto per le 9, doveva prendere le mosse dai Villini, a Siracusa. Per l’occasione – la mobilitazione globale Fridays For Future – si erano ritrovati già in circa 300 nei pressi del Pantheon. Poi la pioggia e addirittura la grandine, a marzo.
A quel punto, per ragioni di sicurezza, gli organizzatori hanno preferito sciogliere l’adunanza. Si recupererà la prossima settimana, con un presidio pomeridiano anche per evitare di dover compromettere un altro giorno di scuola. Alla manifestazione, infatti, hanno aderito quattro istituti superiori (Einaudi, Corbino, Gargallo e Gagini) insieme a Legambiente ed altre associazioni.
“La sensibilizzazione è più che mai necessaria: la crisi climatica è arrivata nelle nostre città, dobbiamo gridare nelle piazze di tutto il mondo che l’azione per la giustizia climatica non è rimandabile”, spiegano dal comitato cittadino di Fridays for Future, guidato da Sara Zappulla. “Siracusa ha già subito per due anni di seguito eventi climatici estremi, come i quasi 50 gradi registrati nell’estate del 2021 e le due alluvioni nell’ottobre 2021 e nel febbraio scorso”. E questo, aggiungono, dice come evidenti siano i segnali del cambiamento in atto anche nel nostro territorio.
Nel pomeriggio di ieri, in piazza Santa Lucia, erano stati preparati alcuni cartelloni e lo striscione che avrebbe dovuto aprire oggi il corteo siracusano nell’ambito del global strike Fridays for Future.