Piste ciclabili, sempre più caso politico: Trigilio accusa tutti, Bandiera promette "rivisitazione"
Proseguono i lavori per le piste ciclabili a Siracusa. Il tracciato già disegnato con la posa dei cordoli su via Von Platen e Teocrito si è allungato anche su via Augusto, accanto all’ingresso del camposcuola Di Natale. E si allungano anche le polemiche e le prese di posizione, non solo nell’opinione pubblica. In tempo di camapgna elettorale, il tema è subito diventato “politico”.
Anche il candidato sindaco Roberto Trigilio (Sud chiama Nord) interviene, con un video sui suoi canali social. “Giancarlo Garozzo da la colpa ad Italia; Francesco Italia da la colpa a Garozzo. Chi ha ragione dei due? Nessuno. Da consigliere comunale, a maggio del 2019, votai no a quel piano di mobilità sostenibile che prevedeva questa ciclabili. Ma ero opposizione e non mi presero in considerazione”, dice Trigilio. “Eppure le mie critiche erano motivate e l’attualità mi sta dando ragione. Con questa Siracusa non si possono realizzare piste ciclabili come quelle. Presidente della commissione comunale che si è occupata di quel piano era Ferdinando Messina. Tutta la politica precedente – conclude il candidato di Cateno De Luca – è colpevole. Non ci dicano l’una che è colpa dell’altra parte”.
Anche il candidato sindaco Edy Bandiera punta le ciclabili. “Si è esagerato e diverse realizzazioni stanno compromettendo la già precaria e satura viabilità cittadina e stanno ulteriormente arrecando gravi danni alle attività economiche della Città. Il mio programma prevede espressamente una rivisitazione di queste scelte progettuali e la riduzione delle ciclabili realizzate, per motivi di sicurezza”.