Polemiche sugli avvisi della Protezione Civile, il dipartimento regionale replica al sindaco di Siracusa

 Polemiche sugli avvisi della Protezione Civile, il dipartimento regionale replica al sindaco di Siracusa

Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile replica al sindaco di Siracusa Francesco Italia. Nella giornata di martedì 14 gennaio si è sollevata un’accesa polemica sul sistema regionale di allerta meteo, con il sindaco Italia finito in un vortice di critiche per la mancata chiusura delle scuole. Il primo cittadino siracusano senza mezzi termini ha sottolineato che “se il sistema di allerta è questo, qualcosa non funziona. Va riformato”. E allora la Protezione Civile, in relazione alle recenti dichiarazioni riguardo le allerte diramate dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile (DRPC), ha puntualizzato diversi aspetti.
“1. Cosa è l’Avviso
L’Avviso Regionale di Protezione Civile per il Rischio Meteo-Idrogeologico e Idraulico viene elaborato dal Centro Funzionale Decentrato – Idro (CFD-Idro) sulla base di: previsioni meteorologiche fornite dal Centro Funzionale Centrale del Dipartimento della Protezione Civile, Roma; soglie critiche di pioggia calcolate con metodi statistici; analisi delle precipitazioni dei giorni precedenti. Obiettivo dell’Avviso è fornire una proiezione dei possibili effetti al suolo causati dalle precipitazioni attese, distinguendo tra: Rischio Idrogeologico: fenomeni franosi, allagamenti, esondazioni nei piccoli bacini; Rischio Idraulico: fenomeni alluvionali nelle aree dei grandi bacini idrografici; Rischio Meteorologico: criticità connesse a venti forti, grandinate, mareggiate, temporali e trombe d’aria. Come riportato nell’Avviso e nella Circolare 1/2024 pubblicata nella GURS n. 40 del 6 settembre 2024, gli effetti al suolo possono risultare più intensi di quanto previsto.
2.⁠ ⁠Carattere Probabilistico delle Previsioni
Le previsioni meteorologiche, e di conseguenza i livelli di allerta (Verde, Giallo, Arancione, Rosso), hanno natura probabilistica. In una regione complessa come la Sicilia, le condizioni climatiche e meteorologiche sono influenzate da fattori che non sempre possono essere rappresentati con precisione dai modelli fisico-matematici.
3.⁠ ⁠Ruolo dei Sindaci e delle Amministrazioni Locali
I Sindaci, in qualità di autorità locali di protezione civile, devono: valutare lo scenario previsto, tenendo conto della vulnerabilità del proprio territorio, delle esperienze pregresse e delle risorse disponibili; attivare, se necessario, fasi operative più severe rispetto ai livelli di allerta indicati dall’Avviso.
4.⁠ ⁠Monitoraggio e Autoprotezione
I dati meteo in tempo reale della rete regionale di protezione civile sono consultabili al seguente link:
https://www.protezionecivilesicilia.it:8443/aegis/map/map2d
Tutti i cittadini sono invitati a monitorare le condizioni meteorologiche per attuare comportamenti di autoprotezione e ridurre l’esposizione a situazioni di rischio.
5.⁠ ⁠Necessità di Prevenzione Attiva
Considerata l’incertezza intrinseca nelle previsioni meteorologiche, è essenziale affiancare all’attività previsionale una prevenzione attiva sul territorio.
I Comuni sono chiamati a: predisporre adeguati piani di protezione civile e procedure di emergenza adattati alle reali condizioni locali; effettuare interventi di manutenzione, di rimozione di ostacoli, temporanei divieti di circolazione e uso di infrastrutture e mitigazione delle vulnerabilità.
E’ utile ribadire che i sindaci, in considerazione dello scenario previsto, delle specifiche condizioni dei siti e di vulnerabilità del proprio territorio, della conoscenza di situazioni pregresse, dell’effettivo verificarsi della previsione e delle capacità di risposta complessive della propria struttura di protezione civile, devono valutare l’opportunità di attivare direttamente – o successivamente all’approssimarsi dei fenomeni – fasi operative più severe rispetto a quelle strettamente correlate ai livelli di allerta indicati nell’Avviso-Idro.
In particolare i comuni devono mantenere aggiornati i piani di emergenza che indicano le attività che ciascuno deve fare per ogni grado di allerta (gialla, arancio, rossa) e per tipo (pioggia, vento, sisma, etc.) e i siti a rischio. Ad esempio aree, ponti e sottopassi da vigilare o interdire. In tal modo non vi è incertezza sulle cose da fare”.

 

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