Poliziotti aggrediti, il fenomeno preoccupa. Bellavia (Siulp): “Ci sentiamo disarmati”

“Le forze dell’ordine si sentono disarmate di fronte ad una legge che consente ai delinquenti di sentirsi sicuri dell’impunità”.

Il segretario del Siulp di Siracusa, il sindacato di polizia, Tommaso Bellavia non nasconde tutto il rammarico, che scaturisce da una situazione che diventa per la polizia insostenibile, intollerabile.

L’episodio che si è verificato nelle scorse ore al Pronto Soccorso di Siracusa, dove quattro persone, componenti di un nucleo familiare, dopo avere aggredito gli operatori sanitari, si sono avventati anche contro i poliziotti intervenuti, danneggiandone perfino l’auto, non è il primo di questo genere e rappresenta, al contrario, la dimostrazione di un contesto che, secondo il sindacato, deve essere modificato innanzitutto dal punto di vista legislativo.

“Aggressioni sistematiche alle professioni di aiuto, dai poliziotti agli insegnanti, agli autisti degli auto- commenta Bellavia- sono il chiaro segno della necessità di un immediato cambio di passo.  Il senso di impunità dei violenti è evidente. Si permettono, non di fuggire davanti alle forze dell’ordine, ma addirittura di aggredirle e questo non accade solo nelle cosiddette zone sensibili, ma ovunque. Nei giorni scorsi, perfino nella tranquilla provincia di Bergamo, una gara di illegale di scooter è stata interrotta dalle Volanti. I giovani, anziché fuggire come si è sempre fatto, sono saliti sull’auto della polizia. Impensabile che accada qualcosa del genere, intollerabile. Questo senso di impunità deve essere fermato”.

Bellavia ricorda come i suoi colleghi “patiscano tutti i giorni. Non ci sentiamo protetti dalle norme e per questo chiariamo con forza una riforma del Codice di Procedura penale, per avere una legge che renda immediate le pene per chi aggredisce tutte le professioni d’aiuto. Un violento, quando arriva la polizia, deve cessare le violenze”.

Poi Bellavia si sposta su un altro versante del medesimo contesto.

“Abbiamo spesso assistito ad arresti convalidati e immediatamente dopo scarcerazioni. Sono aspetti di cui i delinquenti sono perfettamente al corrente. Per questo si muovono con disinvoltura,senza preoccupazione alcuna. Se un magistrato libera un criminale che ha aggredito, però- fa presente il segretario del Siulp- è perché la legge lo consente e prevede. Ecco perché deve essere subito modificata. Basta a questi gesti di prepotenza e arroganza che arrecano in ogni caso disagi ai cittadini. Non ci si faccia più beffa della legge”.

Tornando alla questione Pronto Soccorso, da tempo i sindacati chiedono che torni operativo h24 il posto di polizia. Un tema di recente affrontato con il questore Benedetto Sanna.

“E’ particolarmente sensibile a questi argomenti- aggiunge Bellavia- ma a questo occorre unire un richiamo di rinforzi , che stanno per arrivare ma secondo me non sono ancora sufficienti per coprire il fabbisogno e consentire alla nostra Questura ed ai commissariati distaccati di ottemperare alle imminenti sfide del futuro. L’immigrazione toglie molte energie alla polizia. La guerra in Ucraina avrà una serie di ricadute in tal senso. Le popolazioni africane potrebbero uscirne ancora più affamate e tentare di accedere all’Europa attraverso la Sicilia e dunque attraverso Augusta. A Roma non possono distrarsi. Non possono nemmeno ignorare le tensioni che dalla nostra zona industriale possono esplodere”.

Infine una chiosa che rende evidente la volontà di tenere alta l’attenzione. “Giù le mani-conclude il segretario Siulp-  dalle forze dell’ordine e dalla Polizia di Stato. Ordine sociale non è forse un’espressione politicamente corretta oggi, ma è un concetto essenziale”.