Polo industriale siracusano, Spada (PD): “Sterili gli attacchi alla magistratura”

 Polo industriale siracusano, Spada (PD): “Sterili gli attacchi alla magistratura”

“Non condivido l’attacco dei rappresentanti del Governo Meloni e di altri esponenti politici nei confronti della magistratura”. A dirlo è Tiziano Spada, parlamentare regionale del Partito Democratico, che definisce “sterili gli attacchi alla magistratura sul Polo Industriale siracusano”. “Alla politica – continua Spada – spetta il compito di trovare le soluzioni per scongiurare la chiusura del petrolchimico ed evitare che migliaia di lavoratori perdano il posto di lavoro. Mi auguro che la Regione Siciliana ponga in essere un’azione concreta di intervento, poiché diversamente non ci saranno alibi sulla desertificazione che interesserà il nostro territorio”.
Il deputato regionale del Partito Democratico, inoltre, chiede alla politica di trovare soluzioni adeguate “affinché i ragazzi siciliani restino nella terra in cui sono cresciuti e cali il dato preoccupante del 50% di disoccupazione giovanile”, aggiunge Spada all’indomani dell’approvazione – per la prima volta in assoluto – di un emendamento alla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (NADEFR).
“In una regione in cui il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 50% e in cui spesso chi trova lavoro viene sottopagato, sentir dire che i giovani lasciano la Sicilia per “fare nuove esperienze” è un insulto a un’intera generazione – continua Spada -. E non si può neanche dire che il loro obiettivo è diverso rispetto a quello delle generazioni precedenti. Bisogna solo ammettere che in Sicilia non ci sono le condizioni adeguate per garantire lavoro e occupazione, e nel contempo deve svolgere il proprio compito. Voglio ringraziare il Presidente dell’Assemblea e il Governo per avermi permesso di emendare un documento che, pur non risolvendo il problema della “fuga dei cervelli”, rappresenta un primo passo verso un riconoscimento ufficiale della realtà: ogni anno, oltre 30.000 giovani abbandonano la nostra terra, non per piacere ma per necessità. È arrivato il momento di affrontare seriamente il tema del lavoro e dei servizi che spesso mancano in Sicilia e che allontanano le nostre risorse migliori. Se davvero vogliamo programmare investimenti che abbiano un impatto, dobbiamo partire dalla necessità di costruire una Regione capace di offrire opportunità concrete ai suoi giovani”.

 

Potrebbe interessarti