Polo petrolchimico di Siracusa, Cafeo: “No campagna elettorale sulla crisi, si cabina di regia”
Il timore di tutti è che la campagna elettorale irrompa nella crisi che sta investendo il polo industriale di Siracusa. A dare voce a questa preoccupazione, dopo gli interventi sulla stampa di Musumeci e dell’assessore Turano, è il deputato regionale Giovanni Cafeo. “No campagna elettorale sulla crisi, Regione faccia cabina di regia”, queste le parole dell’esponente di Prima l’Italia.
“Si deve individuare una strategia comune da presentare al Governo nazionale e porre fine alla campagna elettorale attorno ad un tema così delicato”.
La tenuta del polo è legata alle sorti delle raffinerie della società Isab Lukoil, “tagliata fuori dal piano di Transizione energetica, come tutte le altre aziende del petrolchimico, e vittima di boicottaggi di alcune imprese che hanno interrotto unilateralmente i rapporti professionali per la vicinanza alla Russia pur in assenza di sanzioni”.
Tutte ragioni per cui, secondo Cafeo, “i rimpalli di responsabilità tra Governo nazionale e Regione rappresentano un modo stucchevole di fare politica che va contro gli interessi dei siciliani e delle imprese. La vera partita è la risoluzione del problema e non fare speculazioni in vista della campagna elettorale. Il Governo regionale, se intende affrontare la questione – insiste – dovrebbe istituire una cabina di regia, capace di coinvolgere tutte le forze politiche siciliane per un appello corale al Governo nazionale che non abbia colore politico”.
In merito alla ipotesi di nazionalizzare le raffinerie Lukoil per salvare il Petrolchimico, il deputato regionale di Prima l’Italia invita tutti gli esponenti politici a restare con i piedi per terra, guardando a soluzioni concrete e soprattutto fattibili. Ma qui va detto che la golden power è una delle azioni più concrete nelle mani del governo e già utilizzata in passato per altre società. Spetta al Ministero dello Sviluppo Economico, retto dal leghista Giorgietti, della stessa corrente politica di Cafeo. “Lancio un appello alla serietà da parte di tutti, meglio sedersi attorno ad un tavolo ed evitare una stucchevole gara a chi la spara più grossa”, conclude il deputato regionale.