Ponte ciclopedonale pronto entro febbraio, variazioni per pavimentazione e parapetto

 Ponte ciclopedonale pronto entro febbraio, variazioni per pavimentazione e parapetto

Il ponte ciclopedonale sarà inaugurato tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo 2025. La struttura è completa, con le rampe per unire le due sponde – via Eritrea e piazza delle Poste – già posizionate tra Natale e Capodanno. Alcune finiture, in particolare la pavimentazione ed i bordi parapetto, richiederanno però qualche giorno più del previsto per via di alcune variazioni al progetto originale, recentemente approvate. E’ stata quindi necessaria una proroga dei lavori sino alla fine di febbraio. Anche se dalla Solesi – la ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto per la costruzione del ponte – filtra un certo ottimismo circa la possibilità di completare prima del termine indicato. Inizialmente, il cronoprogramma indicava sei mesi per completare l’opera. Il cantiere ha aperto i battenti a giugno, entro dicembre era quindi attesa la sua chiusura. Ritardi dovuti al G7 Agricoltura e ad alcune esigenze di mobilità, hanno però finito per allungare i tempi, sino all’attuale proroga.
“Insieme al progettista, abbiamo valutato alcune migliorie estetiche. Ad esempio, era prevista una pavimentazione in grigliato, molto industriale. Abbiamo suggerito invece di utilizzare del materiale composito di legno e resine epossidiche, per una resa pienamente carrabile per le bici ed anche particolare e molto bello per l’estetica”, spiega a SiracusaOggi.it il ceo di Solesi, Paolo Augliera.
Per quel che riguarda i bordi parapetto, anche qui si passa da un generico grigliato ad elementi paesaggisticamente più a tono con la realizzazione e con l’ambiente circostante. Tutti i materiali sono già a Siracusa e pertanto sono subito state avviate le relative operazioni nel cantiere.
Si lavorerà, intanto, anche alla predisposizione di quello che sarà l’impianto di illuminazione. Questa opera, però, è legata all’ambizioso progetto di riqualificazione di piazza delle Poste, pronta a cambiare volto attraverso una rivisitazione degli spazi ed a decine di nuove alberature. Ma quella è un’altra storia.

 

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