Portopalo. Al via il Festival dei Due Mari, alla scoperta delle eccellenze della costa
Sarà Portopalo ad ospitare l’avvio del Festival dei Due Mari, percorso alla scoperta delle eccellenze culturali, naturali e gastronomiche dei comuni della costa siciliana che appartengono al Gruppo di Azione Costiera dei Due Mari (GAC dei due Mari) composto dai comuni di Portopalo di Capo Passero, Pachino, Avola, Noto, Ispica e Pozzallo anch’essi interessati prossimamente dal Festival. È qui che generazioni di pescatori hanno legato il loro destino al mare, nella costante ricerca della sua risorsa più preziosa: il pesce. Un’attività che ha influenzato la vita di tanti uomini, che non hanno resistito al richiamo del mare e hanno vissuto sulla propria pelle la sua mutevole inclinazione all’abbondanza o alla scarsità.
Un evento che mette al centro la pesca e i prodotti ittici, con un occhio di riguardo per le specie di scarso valore commerciale che vanno adeguatamente sfruttate per tenere in vita i metodi di pesca artigianale e per tutelare l’ambiente. Il Festival dei due mari sarà anche esaltazione della tradizione gastronomica locale, delle bellezze artistiche e naturali presenti sul territorio unitamente alla valorizzazione delle manifestazioni e degli eventi che animano la tradizione cittadina da secoli. Il GAC , nato grazie al sostegno del Fondo Europeo Pesca 2007/2013, punta a sostenere la promozione del territorio attraverso attività, eventi e manifestazioni che valorizzino la cultura, la tradizione marinara e il pescato nei diversi ambiti comunali, grazie ad un “Piano di Sviluppo Integrato della Terra Dei Due Mari” per un territorio che coincide con l’ampia fascia costiera della Sicilia sud-orientale e si estende per circa 75 km.«L’obiettivo comune a tutti i Gruppi di Azione Costiera-spiega il sindaco di Portopalo e presidente del Gac dei Due Mari, Giuseppe Mirarchi- è promuovere e valorizzare le zone di pesca. Il GAC dei due Mari, che mi onoro di presiedere, ha il privilegio di vivere un territorio unico: quello che inizia da Avola, attraversa Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero, volge a Ispica e termina nel comune di Pozzallo. Ed essere l’anima del territorio portopalese, mi gratifica oltre misura, riempiendomi di gioia e responsabilità. Ci troviamo qui, nel punto più a sud d’Europa, dove l’incontro dello Ionio e del Mediterraneo crea tutte le condizioni favorevoli allo sviluppo di risorse produttive, legate principalmente al turismo e alla pesca, utili alla crescita economica e sociale delle cittadine che su questi due mari si affacciano. Questo evento vuol rappresentare solo un piccolo passo per accendere i riflettori sulle nostre terre alla scoperta di ciò che di veramente unico può donare un viaggio da noi» «Un importante evento che segue la nostra politica di valorizzazione del mare e delle persone che lo vivono- aggiunge il sindaco di Avola, Luca Cannata- Innanzitutto una particolare attenzione e promozione della nostra pesca e dei nostri pescatori che rappresentano una parte fondamentale della marineria della Sicilia sud orientale ma anche la valorizzazione dei nostri luoghi e delle nostre coste ricche di storia e tradizione che oggi stiamo riqualificando e portando agli splendori di un tempo attraverso la realizzazione delle opere pubbliche del lungomare e del borgo marinaro insieme ai servizi e alla gastronomia» «Un patrimonio naturalistico mozzafiato – ha dichiarato il Sindaco di Pachino, Roberto Bruno – che diventa scenografia ideale per la nuova frontiera del food&wellness: il sudest Siciliano. Pachino, una città immersa nella natura, tra i Pantani della Sicilia Sud Orientale e l’oasi naturale di Vendicari, che ha una caratteristica che la contraddistingue dal resto d’Italia: è la patria di tre eccellenze enogastronomiche, pesce e trasformato ittico, vino e pomodoro Igp. Ritengo che questo territorio abbia le carte in regole per essere consacrato una delle mete turistiche più importanti del Mediterraneo» .«La manifestazione che si svolgerà il 5 dicembre in Piazza delle Rimembranze a Pozzallo – ha affermato il Sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna – ricopre una notevole importanza perché contribuisce alla promozione del nostro territorio e del suo bene primario: il mare. Organizzato dal Gac dei due Mari e finanziato dalla Comunità Europea, l’appuntamento di dicembre sarà realizzato grazie alla sinergia instaurata tra i comuni di Pozzallo, Portopalo di Capopasseso, Pachino, Avola, Noto e Ispica, nel quadro degli interventi finanziati nell’ambito del “Piano di Sviluppo integrato della Terra dei Due Mari”. «Noto, città a forte ed apprezzata vocazione turistica, connubio di bellezza fatta di monumenti e risorse naturalistiche, con la partecipazione al Gruppo di Azione Costiera dei Due Mari, ha voluto rafforzare la sua attenzione verso il “mare”, grande attrattore turistico ma anche elemento strategico per lo sviluppo economico legato alla pesca e al suo indotto.Con il Festival dei Due Mari, che si terrà a Noto il 13 dicembre 2015, vogliamo raggiungere un duplice obiettivo: da una parte far crescere la consapevolezza sulla grande risorsa che ha rappresentato, ma potrà rappresentare sempre di più in futuro, il “mare” e dall’altra volgere lo sguardo su quanto di impenetrabile e misterioso ha rappresentato per millenni il Mare nel genere umano, consci che tale malia abbia a tutt’oggi una sempre maggiore valenza turistica e possa sempre più arricchire il territorio netino» ha commentato il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.«Ispica accoglie nella culla della città che è Piazza dell’Unità d’Italia – ha dichiarato il Sindaco di Ispica, Pierenzo Muraglie – il 19 dicembre questa importante manifestazione. Il salotto ispicese offre lo spettacolo dei monumenti “Liberty” e sacri, come il Palazzo costruito dal Commendatore Antonino Bruno e la Chiesa Madre dedicata a San Bartolomeo, la cui scalinata ha ospitato scene dal film “Divorzio all’italiana”, del regista Pietro Germi. Corso Garibaldi, partendo da Piazza dell’Unità d’Italia, procedendo per Corso Vittorio Emanuele, conduce al Parco Forza, estremo lembo di Cava d’Ispica, una suggestiva cornice che incastona un meraviglioso paesaggio archeologico, che si perde nella notte dei tempi. Si tratta di una grande opportunità per promuovere le eccellenti risorse ambientali e naturalistiche, come la fascia costiera che si estende lungo 13 km, tra finissima sabbia e dorate falesie, dove si ergono i faraglioni di Ciriga, insieme coi Pantani Longarini, Bruno e Gorgo salato».