Post sui social in campagna elettorale: l'Agcom "bacchetta" Palazzo Vermexio

L’Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, “bacchetta” il Comune di Siracusa per alcuni aspetti della gestione delle pagine social istituzionali durante la recente campagna elettorale. A rivolgersi all’Agcom era stato uno dei competitor del primo cittadino, Michele Mangiafico del movimento Civico 4, ritenendo che alcuni post pubblicati violassero l’articolo 9 della legge 28 del 22 febbraio del 2000. La delibera emessa a seguito delle verifiche condotte ordina “al Comune di Siracusa di pubblicare sul proprio sito istituzionale, sulla home page, per quindici giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza a quanto previsto dalla normativa, della comunicazione istituzionale realizzata attraverso la pubblicazione sulla pagina Facebook dei post relativi a: “Giornata premio custodi della bellezza” (13 aprile 2023), “Presentazione libro Massimo Perrucca” (13 aprile 2023), “giornata del 30 aprile all’Urban Center” (24 aprile 2023), “Inaugurazione verso il museo del mare” (5 maggio 2023), “Medea Mostra d’arte contemporanea” (5 maggio
2023), “Notte europea dei Musei 2023” (18 maggio 2023) e “sabato 20 maggio si
inaugura il museo del cinema di Siracusa” (18 maggio 2023). In tale messaggio si dovrà
fare espresso riferimento al presente ordine”. La mancata ottemperanza comporta l’applicazione di una sanzione. I post contestati, in realtà, sarebbero stati già rimossi, agli inizi di giugno, in ogni caso dopo il periodo “caldo”. La contestazione partiva dalla considerazione che, secondo la legge, “a far data dalla convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni e che tale divieto trova applicazione per ciascuna consultazione elettorale”.
Soddisfazione filtra da Civico4 che ha già pronto un nuovo e più circostanziato esposto.