Premio nazionale di giornalismo Francese: menzione speciale per il siracusano Scariolo
Menzione speciale per il giornalista siracusano Gaetano Scariolo alla XXIII Premio nazionale Mario e Giuseppe Francese. Corrispondente dell’agenzia Agi, lo scorso maggio è stato vittima di una intimidazione col fuoco: bruciata da ignoti la sua auto. “Con il suo lavoro, sempre in prima linea, ha assunto le vesti di giornalista scomodo, dando fastidio ai criminali che hanno cercato di intimidirlo”, la motivazione della menzione speciale. Il 6 febbraio al Santa Cecilia di Palermo la cerimonia di consegna del riconoscimento.
I vincitori del Premio sono Nello Scavo, giornalista di Avvenire, e Umberto Santino, fondatore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. La scelta della commissione e’ ricaduta su Scavo per premiare il suo scrupoloso lavoro svolto negli ultimi anni, durante i quali ha alzato il velo sugli interessi criminali dei grandi trafficanti di uomini nel Mediterraneo.Oggi Nello Scavo vive sotto la protezione dello Stato. A Umberto Santino, che nel 1977 ha creato il Centro Impastato con Anna Puglisi, va riconosciuto l’impegno di una vita nella ricostruzione della verita’ sull’omicidio di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nel 1978 a Cinisi. Un impegno che ha varcato i confini di Cinisi fino alla creazione, in pieno centro a Palermo, del No Mafia Memorial. Il premio e’ organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema. La commissione e’ presieduta da Gaetano Savatteri ed e’ composta da Giulio Francese, figlio di Mario e presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera; Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia; Franco Nicastro, componente della giunta dell’Ordine nazionale e Riccardo Arena, consigliere dell’Ordine regionale.