Presidenza dell’Autorità Portuale, scintille Forza Italia-M5s. Ficara: “Veti strumentali”

Si scaldano i toni nella complessa vicenda della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. Forza Italia ha mostrato i muscoli, con uno schieramento in forze contrario alla ultima indicazione che punta verso Francesco Di Sarcina. Come ha spiegato la parlamentare Stefania Prestigiacomo, non è piaciuto il modo (“Cancelleri non ne ha parlato con Forza Italia, nessuna condivisione”) e non piace a Forza Italia che si tratti di “una personalità completamente avulsa rispetto al territorio di riferimento”.
Nelle ultime ore ha incassato il sostegno del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta. “Apprezzo e condivido la posizione assunta dall’On. Stefania Prestigiacomo e dalla deputazione nazionale e regionale di Forza Italia in difesa del territorio”. Ed a proposito di Di Sarcina ha parlato di “scelta di carattere autoreferenziale, dettata secondo i criteri di mera appartenenza politica e non condivisa. Un errore che il nostro territorio non può e non deve permettersi di fare”.
La deputata regionale Daniela Ternullo (FI) si appella al ministro Giovannini “affinché ascolti il territorio. Serve una decisione definitiva ma condivisa, con chi magari il territorio lo calpesta e frequenta quotidianamente piuttosto che per sentito dire. Il presidente Musumeci non accetti imposizioni e si schieri pubblicamente in difesa di una maggiore condivisione”, chiede la deputata.
Dallo schieramento opposto, il vicepresidente della commissione Trasporti, Paolo Ficara (M5s), si dice “basito di fronte a polemiche sollevate ad arte per rallentare, ancora una volta, la scelta del presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia Orientale”. Ficara non usa mezzi termini: “trovo stantio questo ricorso ostinato al veto strumentale, che rischia solamente di ritardare e allontanare il porto di Augusta dalla possibilità di agganciare quelle grandi opportunità che il mondo della portualità ha davanti a sè nei prossimi anni, anche grazie al Pnrr. Senza una governance in grado di agire a medio e lungo termine, impossibile ragionare del futuro prossimo, nonostante i buoni risultati ottenuti negli ultimi anni”. E richiama tutti a maggiore concretezza, perchè “ora servono più che mai manager che conoscano le dinamiche portuali internazionali, che sappiano sviluppare i nostri porti in concorrenza con il resto del Mediterraneo e non per difendere interessi locali e di bottega, come purtroppo la vecchia politica ha fatto per anni. E come non vuol rassegnarsi neanche oggi, con la scusa del territorio di provenienza. Come se competenza e capacità in materia di porti e mercati dipendessero dalla nascita in questo o quel Comune. Fosse bastato questo – affonda il parlamentare pentastellato – i famigerati anni del 61-0 ci avrebbero dovuto consegnare in eredità una Sicilia migliore e competitiva in infrastrutture. Cosa che, purtroppo, non è”.
Nnei minuti scorsi, il presidente della Regione ha firmato l’intesa con il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, per la nomina di Francesco Di Sarcina. Ingegnere, è attualmente segretario generale dell’Autorità del Mare Ligure orientale (La Spezia e Marina di Carrara). Un passo avanti deciso verso la nomina del nuovo presidente dell’Autorità del Mare della Sicilia Orientale (Augusta e Catania).