Priolo. Forte tensione nella notte, poi l'accordo con l'intervento del prefetto: Versalis, è sciopero
Dopo una lunga giornata, carica anche di tensione, è arrivato il momento dello sciopero dei lavoratori Versalis di Priolo. Accordo nella notte tra sindacati e azienda con la mediazione, sul posto, del prefetto di Siracusa, Armando Gradone. Non sono però mancati i momenti di tensione in quello che è stato un lungo braccio di ferro per il diritto allo sciopero.
All’esterno dello stabilimento, infatti, i lavoratori hanno dato vita ad un blocco continuo ai cancelli della portineria limitando fortemente i movimenti di mezzi ma anche dei colleghi impegnati nei turni.
Una situazione che ha prodotto una escalation di tensione tale da richiamare nella serata di ieri sul posto anche la presenza discreta di uomini della Digos. E’ poi arrivato anche il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, che ha voluto incontrare sul posto sindacati e azienda mediando per una soluzione del momento di forte contrapposizione tra le parti. Alla fine, poco prima dell’una di notte, raggiunto l’accordo: dalle 6 di questa mattina e fino alle 14 si abbassa il carico al cracking. Formula tecnica che equivale a dire sciopero.
Motivo della protesta, la paventata vendita di Versalis da parte di Eni ad un fondo investimenti stranieri con profonda incertezza – nell’operazione – circa il futuro di impianti (Priolo è uno dei principali in Italia, ndr) e lavoratori. Sono circa un migliaio, compreso l’indotto, quelli impiegati nello stabilimento priolese.