Priolo. Isab sul caso Comes: "blocchi illegali, colpita unica società sensibile alla vertenza"
“Il blocco delle portinerie di Isab da parte del personale Comes Sicilia è avvenuto a danno dell’unica azienda che ha dimostrato attenzione e sensibilità alla vertenza e rischia di pregiudicare l’operatività della raffineria stessa”. Inizia così la nota di Isab sulla manifestazione di questa mattina. La società del gruppo Lukoil era in effetti stata la sola a mostrare una apertura nella intricata vicenda.
“Gli azionisti di Comes, titolare di un contratto con Isab del valore di 10 milioni di euro, hanno deciso spontaneamente ed in autonomia di mettere in liquidazione la società e di licenziare tutto il personale dopo soli sei mesi dall’affidamento del contratto”, spiega ancora la nota.
“È necessario immediatamente chiarire come dei 156 lavoratori coinvolti nella vertenza solo 50/70 sono riferibili al contratto che Comes Sicilia aveva con Isab. Comes ovviamente intrattiene rapporti commerciali non solo con Isab ma anche con altre società della zona industriale dove si ritiene siano impiegati il resto dei lavoratori.
Isab ha immediatamente dato la sua disponibilità per ricollocare il personale legato al proprio contratto ma in modo strumentale si è tentato di addossarle l’onere di ricollocare tutto il personale sotto la minaccia dei blocchi che comunque si sono puntualmente verificati. Isab – prosegue la nota – ha sempre adottato un comportamento improntato al senso di responsabilità e di partecipazione sociale, soddisfacendo nel limite del possibile le richieste avanzate dalle parti sociali e datoriali”.
E adesso il rischio è che le posizioni si irrigidiscano. “Quanto accaduto e quanto sta accadendo non solo è illegale ma mette a rischio la normale operatività della nostra azienda e sta producendo significativi impatti a tutti quegli operatori, pubblici e privati, che hanno necessità di rifornirsi di prodotti petroliferi con continuità”.