Priolo. "Lo scandalo del Ciapi in mano alle clientele", lettera aperta dei dipendenti
“Indignati, ancora una volta, dai comportamenti irrazionali e clientelari di chi ci governa” Lettera aperta dei dipendenti del Ciapi, l’ente di formazione professionale industriale di Priolo, per anni al centro del ciclone per l’inchiesta Spartacus, relativa agli sportellisti della Regione. “Oggi-scrivono i dipendenti- l’ente soccombe ad uno tsunami di ricorsi dell’ex progetto Prometeo, ricorsi che prosciugano per centinaia di migliaia di euro le esigue casse. Se non affrontata- l’allarme lanciato dai lavoratori- questo porterà al dissesto finanziario nell’immediato futuro”. La carenza di risorse si ripercuote, stando alla denuncia dei dipendenti, sui lavoratori, a cui “non vengono riconosciuti i diritti minimi contrattuali e sulla struttura, oggi in uno stato fatiscente e pietoso, nonostante un tempo fosse fiore all’occhiello della zona industriale con i suoi 50 mila metri quadrati”. I dipendenti puntano l’indice anche contro quella che definiscono l””ultima genialata tirata fori dalla governance dell’ente per un posto da direttore con contratto da dirigente della Regione. Ancora una volta- denunciano- redatto per favorire in maniera spudorata un amico di amici, di cui potremmo scrivere fin da adesso nome e cognome. Un direttore generale di se stesso è quello che si sta programmando di creare. Siamo- conclude la lettera aperta dei dipendenti- davvero senza parole”.