Priolo. Operazione Gold Coins, avvisi per 17 consiglieri e per il sindaco

 Priolo. Operazione Gold Coins, avvisi per 17 consiglieri e per il sindaco

Sono 17 in tutti gli avvisi di conclusione indagini recapitati ad altrettanti tra consiglieri ed ex consiglieri comunali di Priolo coinvolti nell’operazione Gold Coins. L’accusa è di abuso di ufficio. Tra gli indagati anche il sindaco, Antonello Rizza, per lui l’accusa parla di tentativo di estorsione in danno del segretario comunale.
Nel mirino della Procura e degli investigatori del commissariato l’aumento del gettone di presenza di cui hanno beneficiato gli indagati sino a febbraio del 2014. Una anomalia che era stata anche segnalata dalla Corte dei Conti e finita sui media nazionali. Un aumento del 417%, da 30,99 euro a seduta a 129,11.
L’indagine ha preso le mosse dalle dichiarazioni di un ex Segretario Comunale, che ha raccontato di avere subito “un’opera di delegittimazione, volta a demolire la sua figura di Ufficiale di Governo, perchè aveva fatto rilevare nel 2014 il valore assolutamente sproporzionato dei gettoni di presenza dei consiglieri già a partire dal 2003”, quando venne votato l’aumento.
Gli indagati, oltre al sindaco Rizza, sono Sebastiano Boscarino, Marco Candelargiu, Biagio Cardillo, Sebastiano Costantino, Francesca Marsala, Antonino Cocola, Pietro Di Mauro, Francesco Garufi, Giuseppe Fiducia, Felice Pepe, Maria Tempra, Orazio Valenti e Giuseppe Italia.
Inoltre, per Boscarino, Candelargiu, Cardillo, Lombardo e Marsala il G.i.p. ha disposto il sequestro preventivo, ai fini della confisca di somme pari complessivamente a 356.579,95 euro. A seguito di perquisizione e di accessi presso banche, disposte dalla magistratura siracusana, sono state sequestrate dalla polizia giudiziaria delegata somme per l’ammontare di euro 123.678,63.

 

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