Priolo. Versalis, assemblea con i deputati e i sindaci per scongiurare il rischio di dismissione
La vertenza Versalis, il futuro dell’impianto della zona industriale e dei circa mille lavoratori, tra diretto e indotto, preoccupati per il loro futuro occupazionale. Sono i temi al centro di un’assemblea che, dalle 8,30, si tiene nella mensa ovest dell’area industriale. Ne discuteranno, alla ricerca di una decisione sulla strada da seguire per coinvolgere in maniera incisiva il Governo, principale azionista di Eni, i sindacati Cgil, Cisl e Uil con i deputati regionali e nazionali che rappresentano,a Palermo e a Roma, il territorio, insieme ai sindaci dei comuni del territorio e ai rappresentanti dei consigli comunali. L’iniziativa, già programmata, segue diversi momenti di protesta, nelle scorse settimane. Vernerdì sono scesi in piazza, ancora una volta, i lavoratori, con l’attività di volantinaggio che ha anche avuto pesanti ripercussioni sulla circolazione veicolare all’ingresso nord di Siracusa e nella frazione di Belvedere. Permane, secondo la protesta dei sindacati, lo spettro “di un forte ridimensionamento, determinato dalla volontà del progetto di green refinery e dalla volontà di non volere più raffinare i greggi pesanti gelesi nella locale raffineria, strutturata appositamente per tale scopo. Preoccupazioni espresse anche per le raffinerie anche per Livorno e Taranto, quest’ultima, sembrerebbe che nel prossimo futuro non debba più essere le funzionalità delle raffinazione.Non si può abbandonare i territori-tuona il sindacato- Le responsabilità e del Governo sugli accordi firmati e disattesi sia per la diversificazione e sugli accordi di programma per la chimica, e per le bonifiche”. Indice puntato anche contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta, a cui le sigle sindacali chiedono di far sentire la propria voce a Roma. Il presidente Crocetta e la sua vice Lo Bello sono stati invitati dalle sigle sindacali anche all’incontro di oggi.” Questa lotta non è di retroguardia- ha detto nella relazione introduttive il segretario generale Uiltec, Emanuele Sorrentino- In ballo c’è il futuro del territorio e del intero settore chimico fondamentale per un paese industriale.le lotte in atto hanno evidenziato il ruolo di primo ordine del sindacato siracusano che sta trainando la protesta adesso occorre che i rappresentanti politici ed istituzionali facciano la loro parte intervenendo su un piano scellerato,che disattende tutti gli impegni industriali presi da Eni, e che lascerebbe in braghe di tela l’assetto industriale del territorio”. Sorrentino ha sollecitato i rappresentanti politici a fare “ciascuno la propria parte, per essere incisivi in una battaglia- ha concluso- che non è fine a se stessa, ma emblematica della decadenza economica del territorio e dell’intero paese”.