Priolo. Versalis, sale la tensione. Presidio dei lavoratori per accogliere i delegati del nuovo acquirente
A due giorni dallo sciopero generale, tensione ai cancelli di Versalis. All’ingresso dello stabilimento dell’area industriale, presidio di lavoratori. Si sono dati appuntamento con il passaparola non appena si è diffusa l’indiscrezione – ancora non confermata – secondo cui dovrebbero arrivare delegati del fondo di investimenti straniero SK Capital, interessato ad acquistare il ramo chimico del gruppo Eni.
Lavoratori italiani contrari all’eventualità, che però Eni ha prospettato come inevitabile. Lo prova chiaramente lo striscione esposto a Priolo: “Sk Capital NOT welcome”.
“La società finanziaria americana- aggiunge il segretario provinciale della Cgil, Paolo Zappulla- non risulta allo stato offrire le minime garanzie sia sul terreno della solidità economica che su quello dell’esistenza di un barlume di progetto industriale ma, evidentemente, l’Eni pur consapevole, tiene il canale e la discussione aperta.Considerare la SK Capital una società con cui mantenere una trattativa aperta la dice lunga sulla reale volontà dell’Eni sulla chimica”. Zappulla ricorda come il ministro Guidi abbia dichiarato “come la chimica rimane settore strategico per l’intero Paese ma, se si procede alla cessione con svendita del pacchetto azionario della chimica Eni senza un progetto industriale e ambientale serio e credibile-conclude- deve sapere che si sta procedendo solo a fare cassa e, di fatto, allo smantellamento di un intero settore industriale e produttivo con conseguenze devastanti, in particolare per la Sicilia e la provincia di Siracusa, sul terreno occupazionale e sociale”.