Progetto Legalità, l’incontro con le scuole di Luana Ilardo: “Non voltatevi dall’altra parte”

 Progetto Legalità, l’incontro con le scuole di Luana Ilardo: “Non voltatevi dall’altra parte”

Incontro al liceo Einaudi di Siracusa per il “Progetto Legalità” del Comune di Siracusa. Per l’appuntamento, scelta simbolicamente la data del compleanno del giudice Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia. Davanti ad una folta platea di studenti delle scuole superiori, Luana Ilardo ha raccontato la sua storia di figlia di una famiglia di Cosa Nostra passata poi dalla parte delle legalità per coltivare e promuovere quella consapevolezza che contribuisce in maniera determinante a combattere la mafia. Il padre Luigi venne ucciso nel maggio del ‘96 perché stava collaborando con lo Stato.
Dialogando con l’assessore alla Legalità, Fabio Granata, Luana Ilardo ha ripercorso i passaggi salienti della sua vita, del suo intenso rapporto con il padre che, dopo avere scontato 11 anni di carcere, decise di passare dalla parte dello Stato. Luigi Ilardo si trasformò in una sorta di «infiltrato» per condurre i Carabinieri al covo in cui si nascondeva Bernardo Provenzano, allora capo di Cosa Nostra. L’operazione, tentata tre volte, non andò mai in porto e restano senza risposta le domande sulle ragioni.
Nonostante ciò, Luana Ilardo ha deciso di schierarsi dalla parte delle istituzioni. «Quando incontro i giovani come in questo caso – ha affermato concludendo la sua testimonianza – dico sempre due cose; non ci si deve voltare dall’altra parte se ci si trova davanti a comportamenti sbagliati o fuori dalla legge; e bisogna continuare a studiare perché solo se si è preparati ad affrontare la vita si può essere veramente liberi».
L’assessore alle politiche scolastiche, Teresella Celesti, ha spinto i giovani ad essere consapevoli del loro ruolo nella società, “per cambiare una narrazione di una Sicilia condannata e irredimibile. È una narrazione che ci portiamo ovunque ci troviamo ma, partendo da storie come quella ascoltata oggi, dobbiamo iniziare a raccontare un’Isola diversa, rappresentandoci in un mondo più civile e di reale umanità”.
Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti dei partner del progetto. Il giudice Liborio Mazziotta, per l’Associazione nazionale magistrati, ha esortato i giovani a tenere sempre comportamenti rispettosi degli altri e delle regole a cominciare dalla piccole cose; Antonio Randazzo, presidente del Consiglio dell’ordine avvocati di Siracusa, ha parlato del contributo dato dalla sua professione per l’affermazione della legalità e dei diritti delle persone; ed Elisabetta Guidi, che con Fabio Faraci rappresentava il Rotary club Monti Climiti, ha parlato della figura di Paolo Borsellino.
Giuseppe Prestifilippo, coordinatore del Piano dell’offerta formativa del Comune ha illustrato le finalità e i passaggi futuri del progetto “Legalità e cittadinanza attiva”.

 

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