Pronto Soccorso, l’Asp ricorre ad un interior designer per “umanizzare gli spazi di cura”

L’intento è quello di umanizzare gli spazi e i rapporti tra gli operatori sanitari e l’utenza. Così per il nuovo Pronto Soccorso di Siracusa, che secondo le garanzie fornite dal direttore generale Alessandro Caltagirone sarà pronto entro una settimana, l’Asp ha deciso di affidarsi ad un interior designer.
I lavori di manutenzione ordinaria degli spazi interni ed esterni sono in corso. Il nuovo padiglione, che ospita adesso la nuova Terapia Intensiva, entro breve avrà al proprio interno i locali del Pronto Soccorso, che sarà trasferito dalla sua attuale allocazione (decisa durante l’emergenza Covid) per lasciare spazio ad Oncologia, che potrà così tornare al suo posto.
La decisione di affidarsi ad un interior designer sembra legata soprattutto alla progettazione della Sala d’Attesa, che dovrà essere, nelle intenzioni espresse, organizzata in modo da garantire un adeguato decoro, “grazie alle innovazioni nel campo della realizzazione di spazi per la cura, affinché questi siano quanto più possibile orientati alla persona, considerata nella sua interezza fisica, sociale e psicologica”. A chiedere l’umanizzazione dei contesti sanitari in realtà sono delle specifiche direttive dell’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, allo scopo di migliorare la qualità della vita di tutti “gli attori coinvolti nei luoghi di cura: personale, medici, pazienti, accompagnatori”.
L’Asp non dispone di figure professionali interne che possano occuparsi di questi aspetti e ricorre pertanto ad un incarico esterno. La professionista è già stata individuata. Nel dettaglio, si occuperà di “assistenza e supporto specialistico alla UOC Tecnico per l’ideazione di spazi per la cura orientati all’umanizzazione degli ambienti limitrofi, interni ed esterni, al Pronto Soccorso del P.O. Umberto I di Siracusa” per un compenso di poco superiore a 5 mila e 600 euro.