Prosegue la sperimentazione della Casa e dell’Ospedale di Comunità al Trigona di Noto

Avanza la sperimentazione della Casa e dell’Ospedale di Comunità al Trigona di Noto. L’Ospedale di Comunità è già attivo con i primi 10 posti letto e per la Casa di Comunità è stato siglato il 5 marzo un importante accordo pilota con le organizzazioni dei medici di medicina generale.
L’Ospedale di Comunità, attivo da gennaio con 10 posti letto, ha già raggiunto un elevato tasso di occupazione, segno dell’efficacia del servizio. L’équipe sanitaria, composta da infermieri e medici dedicati, garantisce un’assistenza continua e qualificata. In considerazione dell’elevata richiesta, l’ASP di Siracusa procederà all’attivazione del secondo modulo, portando la dotazione a 20 posti letto, come previsto dal PNRR. All’ospedale di Comunità sono destinati pazienti cronici, ricoverati in un reparto ospedaliero, che hanno superato la fase di acuzie ma che necessitano ancora di una fase di assistenza a bassa identità di cure prima di essere dimessi con un piano di cura domiciliare personalizzato.
Nello stesso edificio insiste la Casa di Comunità, punto di riferimento importante per la salute del territorio. La Casa di Comunità di Noto, già operativa con una serie di servizi preesistenti nell’ambito del Presidio Territoriale di Assistenza (PTA) si arricchisce di un’importante novità: l’ambulatorio di medicina generale. “Questo servizio rappresenta una svolta nell’assistenza sanitaria territoriale – spiega il direttore del Dipartimento ADISS Anselmo Madeddu- promuovendo la prossimità e la vicinanza ai cittadini. Una importante novità, in attesa dell’accordo integrativo regionale. Questo accordo consentirà ai medici di medicina generale di aderire al progetto, indicando giornate e fasce orarie di disponibilità per operare all’interno della struttura”.
La presenza dei medici di famiglia, in sinergia con gli specialisti ambulatoriali, consentirà di gestire in modo integrato i pazienti cronici. Un apposito registro permetterà di prenotare le visite e di effettuare la presa in carico congiunta.
“L’avanzamento della sperimentazione a Noto dimostra l’impegno dell’ASP di Siracusa nelle sue diverse articolazioni nel realizzare un modello di assistenza territoriale efficace e vicino ai cittadini – dichiara il direttore generale dell’ASP di Siracusa Alessandro Caltagirone -. L’integrazione tra Ospedale di Comunità e Casa di Comunità, insieme all’accordo con i medici di medicina generale, rappresenta un passo fondamentale per migliorare la qualità delle cure dei nostri pazienti ed un punto di riferimento per la salute nell’ottica dell’integrazione ospedale-territorio, offrendo un’assistenza completa e personalizzata. La collaborazione con i medici di medicina generale e specialisti ambulatoriali ci permetterà di gestire al meglio la cronicità, garantendo una presa in carico globale del paziente. Continueremo a monitorare l’andamento della sperimentazione, – conclude il manager Caltagirone – raccogliendo feedback dai pazienti e dagli operatori sanitari, per apportare eventuali miglioramenti e garantire la massima efficacia dei servizi offerti. L’obiettivo è estendere questo modello di assistenza a tutte le altre realtà del territorio, per offrire a tutti i cittadini un’assistenza sanitaria di qualità, vicina e accessibile, entro il marzo 2026, come previsto dal PNRR”.