Protesta dei trattori, ecco il documento consegnato alla Prefettura di Siracusa

Al prefetto Raffaella Moscarella gli agricoltori e gli allevatori della provincia di Siracusa hanno consegnato un documento. Ecco cosa c’era scritto:

“Ci siamo riuniti per discutere delle cause che hanno portato alla crisi del settore agricolo e delle possibili azioni risolutive per superarle. Le principali cause che mettono in crisi le aziende riguardano l’aumento dei costi di produzione. Questi diventano insostenibili per le aziende, considerando che il ricavo totale è inferiore al costo di produzione, con conseguente chiusura di molte aziende del settore; a questo proposito si chiede:

• Controllo dei prezzi di vendita alla produzione, per consentire alle aziende di produrre almeno un reddito minimo per la sopravvivenza e per fermare le speculazioni finanziare in atto, che portano un danno economico alle stesse;
• Cancellazione IRPEF;
• Fermare la speculazione in atto sulle energie rinnovabili, attuando una serie di interventi mirati a favorire l’utilizzo di energie alternative, creando una nuova economia che abbia come obiettivo l’affermazione delle aziende Agro-energetiche;
• Ridefinire le riforme politiche e gli ambiti di applicazione della PAC, in modo da poter realmente dare un contributo alle aziende. Di conseguenza si richiede la presenza di una delegazione formata da agricoltori e allevatori ai tavoli tecnici, al fine di tenere in considerazione le problematiche reali del settore e orientarsi verso obbiettivi della PAC più produttivi;
• Deroga dei contributi previdenziali;
• Sgravio fiscale del gasolio agricolo da qualsiasi forma di tassazione;
• L’erogazione dei contributi bloccati a causa delle situazioni debitorie;
• Riprendere la legge Saccomandi Mannino;
• Applicare normative più chiare e restrittive sulla salubrità alimentare di prodotti esteri;
• Attuare provvedimenti validi sul rischio incendi, per il controllo degli stessi;
• Applicare la figura del “Contadino Custode”;
• Azioni contro il deprezzamento dei prodotti agricoli;
• Divieto d’ingresso dei prodotti esteri di qualità inferiore agli standard Europei con controlli più efficaci;
• Favorire il consumo delle produzioni nazionali in modo che i prezzi del mercato non siano influenzati drasticamente dai prodotti esteri;
• Riduzione di passaggi burocratici al fine di abbattere le tempistiche di assegnazione dei bandi;
• Erogazione dei contributi delle misure a superficie.

RingraziandoLa anticipatamente per la sua cortese attenzione, chiediamo alla Signoria Vostra di attenzionare alla Regione i punti che possono essere risolti nelle tempistiche più brevi, favorendo lo sblocco dell’erogazione di contributi, in modo che le aziende possano iniziare a fronteggiare questo stato di crisi”.