Provocazioni, offese e minacce di querele: volano gli stracci nel centrodestra siracusano

Tra Fdi e Mpa volano gli stracci a Siracusa. Provocazioni, offese e minacce di querele: si consuma così la frattura tra (ex?) alleati che, invero, non hanno mai dato l’impressione di amarsi troppo. Sullo sfondo pare intravedersi una “lotta” per la leadership provinciale, non solo tra due partiti del centrodestra ma anche tra i rispettivi nomi forti: Luca Cannata da una parte e Giuseppe Carta dall’altra, sebbene non pubblicamente impegnati nella tenzone.
Roberto Di Mauro, coordinatore Mpa di Siracusa, piazza l’ultimo affondo all’indirizzo di FdI. Senza andare per il sottile, battezza il referente provinciale meloniano, Peppe Napoli, e il coordinatore cittadino, Ciccio Midolo, “il ‘Duo Lescano’ della politica siracusana” che “si ostina a cantare la musica stonata che l’eventuale ingresso in giunta a Siracusa da parte del Mpa inficerà i successivi rapporti in ambito provinciale”.
Poi la minaccia di querela per l’accusa – per FdI gli Autonomisti stanno per entrare in giunta comunale a Siracusa “per interessi personali” – che a detta di Di Mauro vale “un grave reato diffamatorio”. Senza scuse pubbliche, “sarà dato mandato legale a tutela della dignità del nostro Movimento politico e di chi lo rappresenta a Siracusa”.
Fine dell’alleanza? Non proprio, la politica è terreno del possibile per cui neanche il Mpa esclude “futuri accordi o disaccordi di coalizione” con FdI ma serve – a detta degli Autonomisti – una maggiore “maturità politica” da parte dei meloniani di Siracusa a cui oggi mancherebbe, accusa Di Mauro, ed ecco perchè FdI “ha già visto restringersi non poco la rappresentanza consiliare a Siracusa”.
Con Napoli-Midolo il Movimento per l’Autonomia non ha intenzione di sedersi allo stesso tavolo (del centrodestra). “Auspichiamo di avere alle riunioni provinciali persone che abbiano potere decisionale, ad oggi hanno parlato in un modo e agito in un altro”. Un invito a scendere in campo, neanche troppo velato, rivolto a Luca Cannata.

Non tarda ad arrivare la netta replica di Napoli e Midolo,che  esprimono rammarico per “le offese personali” mosse al loro indirizzo da Di Mauro. “Noi abbiamo sempre criticato l’azione del Mpa nel pieno rispetto dei ruoli e senza mai scendere sul personale- fanno notare i vertici locali di FdI- Il nostro è un partito nazionale, serio e democratico. Indirizzi politici e strategie vengono assunte collegialmente dopo ampio confronto fra i dirigenti. Il presidente è legittimato ed eletto dalla base e le istanze vengono portate avanti dalla classe dirigente, con la condivisione del leader, il deputato Luca Cannata”.

Poi un riferimento alle “ipotesi di reato avanzate da Di Mauro”. Napoli ricorda di essere “un avvocato e di conoscere molto bene i ragionamenti logico-giuridici”. Infine una dichiarazione che lascia intuire che gli animi non accennano ancora a placarsi. “Consiglio a Di Mauro- conclude- di consultarsi prima con un legale”.