Qualità della vita, i top e i flop di Siracusa: male ordine pubblico, bene start-up
Qualità della Vita, la classifica annuale del Sole24Ore piazza la provincia di Siracusa in quart’ultima posizione: 104.a su 107. L’analisi del quotidiano analizza 90 indicatori statistici, attraverso i quali viene elaborato un coefficiente che determina le realtà in cui si vive meglio.
A zavorrare la performance di Siracusa c’è la bassa speranza di vita (nel 2022 registrò un picco di decessi per le ondate di calore estive), il numero delle imprese in fallimento, il gender pay gap (differenza di stipendio uomo-donna) e il risibile numero di lavoratori domestici regolari. Nonostante un denunciato – dai sindacati – “caro affitti”, nell’analisi del quotidiano risulta in forte calo il canone medio di locazione (-93,4% dal 1996 ad oggi). La provincia di Siracusa è la settima in Italia per consumo di stupefacenti, 13.a per furti di autovetture e 25.a per indice di criminalità. L’ordine pubblico, insomma, è un altro dei problemi principali di “vivibilità”.
In un quadro poco incoraggiante, emergono però anche elementi degni di nota. Ad esempio, il tasso di crescita delle start up: dal 2016 al 2023 sono cresciute del 2,2%. Il tasso di natalità segna un incremento del 4,1% nella variazione 2022/2021, rispetto alla media italiana. Lieve segno “più” anche alla voce mobilità sostenibile, con lo 0,2% di piste ciclabili (i dati sono relativi al 2022, ndr). Lenta ma costante la crescita delle librerie, segnale positivo alla voce “Cultura e tempo libero” (+7,1%).