Quel malinteso concetto di pista ciclabile di emergenza: la usano le moto più che le bici
Vituperate, odiate, viste con disprezzo e sufficienza: non hanno vita facile le corsie ciclabili di emergenza realizzate a Siracusa. E persino la loro eventuale funzione viene svilita da un uso quotidiano non corretto: moto e scooter approfittano di quei chilometri di asfalto liberi, a causa delle poche bici che vi transitano, per muoversi agili e spedite verso la meta, bypassando il traffico ordinario.
E così, uno strumento che doveva incentivare la mobilità sostenibile diventa solo una corsia preferenziale per mezzi tradizionali a due ruote. L’infrazione, evidente, non trova purtroppo contrasto. E in una città afflitta da decine di problemi di ordinario spregio del codice della strada neanche un esercito di Vigili Urbani basterebbe a riportare l’ordine. Magari, però, ci si potrebbe almeno provare. Le ciclabili di emergenza di Scala Greca e via Madre Teresa di Calcutta, ad esempio, sono ormai il “regno” delle moto.