Quel progetto per le politiche abitative che cerca “casa” dal 2013…
L’idea embrionale è datata 2013, con un provvedimento della giunta Garozzo: fare di Villa Incorvaia una struttura a servizio dei senza fissa dimora, garantendo un tetto e assistenza base. Quello che, con espressioni più recenti, viene definito stazione di posta e social housing.
A gennaio 2023 quell’idea venne ripescata e riadattata con il progetto ricucito questa volta su misura del primo piano della ex Casa del Pellegrino, struttura di cui il Comune di Siracusa era rientrato (temporaneamente) in possesso. A differenza del passato, c’era anche il finanziamento (Pnrr) per realizzare il gruppo appartamenti e la stazione di posta, con i servizi aggiuntivi.
Senonchè, la controversia giudiziaria tra Palazzo Vermexio e l’ente Santuario Madonna delle Lacrime – attualmente in fase di risoluzione in via extragiudiziale – non ha mai reso di fatto disponibile l’edificio per l’attuazione dell’intervento. Ecco, allora, che ad ottobre scorso è tornata di moda l’idea originale: utilizzare Villa Incorvaia, di proprietà comunale, in via Filisto ed in stato purtroppo di abbandono.
Per “trovare” la soluzione è servita una ricognizione dei beni di proprietà dell’ente comunale, quando sarebbe bastata magari un pò di memoria storica.
Nelle prossime settimane saranno avviati tutti gli interventi propedeutici ad un eventuale restauro di Villa Incorvaia, tra mille passaggi burocratici che – però – non devono trascinare i lavori oltre il marzo 2026, pena perdita del finanziamento.
Per la gestione della stazione di posta e del gruppo appartamenti in social housing per chi vive difficoltà abitative è arrivata – nel frattempo – al Comune di Siracusa la sola proposta del Distretto Socio Sanitario D48, di cui peraltro lo stesso Comune è capofila. Proposta progettuale da poco più di 1 milione di euro: 900mila euro per ristrutturare l’immobile; 180mila per attività di prese in carico previste dal LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali). Tra i servizi previsti anche mensa, igiene personale e lavanderia, distribuzione di beni essenziali, orientamento al lavoro, accoglienza notturna. Nel progetto sono immaginati anche servizi rivolti a tutta la collettività (centri orientamento al lavoro, biblioteche, ambulatori ASL, centri famiglia).
L’attuale assessore alle politiche sociali, Marco Zappulla, si mostra ottimista sulla possibilità che questa possa essere la volta buona che il finanziato intervento possa vedere la luce. Meno male, verrebbe da dire, che non siano arrivate offerte per l’acquisto di Villa Incorvaia, a marzo del 2024 inserita tra i beni alienabili del Comune di Siracusa.