Via Tisia, cantiere infinito. Commercianti allo stremo, la promessa: “Tutto finito in 3 mesi”

Una delle principali riqualificazioni in corso a Siracusa interessa via Tisia e le aree limitrofe di via Pitia, Damone e largo Dicone. Cantiere particolarmente “invasivo”, per via della sua estensione e perchè attivo da oltre un anno lungo una delle principali arterie commerciali e residenziali della parte alta di Siracusa.
I prolungati lavori riguardano adesso la pavimentazione in basole della mini rotatoria all’incrocio con via Pitia, dopo la realizzazione dei grandi marciapiedi in pietra bianca ed il nuovo impianto di illuminazione. I commercianti della zona lamentano un voluminoso e prolungato calo del volume di affari: polvere, confusione, difficoltà di posteggio allontanano i clienti e non bastano i grandi marciapiedi ad attirare clienti e visitatori. Disagi anche per i residenti, alle prese con chiusure a macchia di leopardo di porzioni di strada dell’area di via Tisia.
Richiesto un confronto con l’amministrazione comunale, a cui è stato chiesto di accelerare la conclusione dei lavori in corso. Alcuni negozi, durante oltre un anno di cantiere, hanno abbassato definitivamente la saracinesca. Altri temono di chiudere a breve, se non cambieranno le sorti di via Tisia.
A raccogliere le lamentele e visionare lo stato dell’arte è stato l’assessore Enzo Pantano. “Prima di Natale tutti i lavori saranno conclusi”, l’assicurazione fornita. Un tempo giudicato troppo lungo, però, dai commercianti della zona che hanno indicato in due mesi al massimo la capacità media di tenuta delle loro aziende, a fronte di una simile situazione.
Per cercare di venire incontro alle tempistiche richieste, l’amministrazione ha invitato la ditta aggiudicataria ad aumentare le ore di lavoro quotidiane. Una proposta accolta e che dovrebbe trovare riscontro sin dalla prossima settimana. Impossibile, invece, procedere aumentando il numero di operai impiegati quotidianamente nel cantiere. Non solo per un discorso di costi ma soprattutto perchè – secondo l’azienda – per far lavorare attivamente venti operai bisognerebbe chiudere per intero la strada, onde evitare che gli operai si ritrovino senza nulla da fare. Per esempio, l’attuale pavimentazione dell’area con rotatoria all’incrocio con via Pitia non può essere condotta da due squadre in contemporanea, essendo un lavoro in prosecuzione, basola dopo basola. Ma la chiusura integrale terrorizza commercianti e residenti che si considerano, più che altro, “prigionieri” di un cantiere infinito.
Per dovere di cronaca è giusto ricordare che all’avvio dei lavori era stata indicata una durata di 24 mesi.