Siracusa. Randagi avvelenati, proposta al Comune e ai cittadini: "Dateci un terreno per ospitarli"
Un terreno libero in cui riunire i cani randagi, microchippati e non, per tenerli sotto controllo attraverso il lavoro dei volontari dell’Oipa, l’organizzazione per la protezione degli animali. E’ la richiesta indirizzata al Comune da un consigliere del quartiere Neapolis, Daniela Ciurcina, che si fa portavoce della proposta dell’associazione che si occupa dei randagi. La carneficina del Plemmirio, con l’uccisione di parecchi cani randagi , avvelenati come era già accaduto qualche settimana prima in contrada Serramendola, secondo Ciurcina, impone l’individuazione immediata di una soluzione. L’invito , in realtà, viene esteso, non solo all’amministrazione comunale ma anche a “tutti quei cittadini che abbiano a cuore le sorti dei randagi, magari mettendo a disposizione il proprio terreno. “Anche abbandonato- fa presente il consigliere- Al sindaco, Giancarlo Garozzo- conclude il componente del consiglio di circoscrizione- chiediamo di impegnarsi in prima persona nella ricerca dell’appezzamento necessario, dando un senso al lavoro quotidiano e gratuito dei volontari Oipa”.