Randagismo, contributi ad associazioni e volontari singoli: nuove regole per l’assegnazione
“Via libera” al regolamento per l’assegnazione di contributi economici straordinari alle associazioni animaliste e ai volontari autonomi attivi a Siracusa. Il consiglio comunale ha approvato, con alcuni emendamenti, la proposta, a firma di Cosimo Burti, esaminata dalla Terza Commissione Consiliare. Il regolamento ha lo scopo di “incentivare l’attività di volontario, in forma singola o associata, con il fine di ridimensionare il fenomeno del randagismo attraverso iniziative che possano servire ad incrementare sterilizzazioni e adozioni di cani e gatti di proprietà del Comune. Il regolamento stabilisce, tra gli altri aspetti, i criteri per l’assegnazione dei contributi, sulla base del numero di animali fatti sterilizzare, dell’anzianità dell’attività svolta, degli animali dati in adozione e di quelli gestiti, invece, sul territorio. Per quantificare l’entità del contributo sarà quindi attribuito un punteggio. Tutto questo sarà gestito con un Avviso Pubblico che il Comune provvederà a pubblicare per la presentazione delle richieste.
“Il settore randagismo- spiega Burti- oggi si avvale della collaborazione del mondo del volontariato a Siracusa, tramite associazione e singoli autonomi, oltre all’attività dei due canili convenzionati. Ci sono, quindi, persone che spendono tempo e risorse a tutela degli animali. Mai era stato riconosciuto questo aspetto e quindi la possibilità di erogare contributi per le spese sostenute e sulla base dei risultati rendicontati”.
Con il nuovo regolamento viene istituito un Albo Comunale, in cui i volontari autonomi e le associazioni devono iscriversi. Ogni anno, l’amministrazione comunale dovrà stanziare un fondo, con somme da distribuire in percentuale in funzione dei parametri inseriti nel regolamento e che, con un avviso specifico, possono anche essere modificati. “Il principale aspetto è quello legato al numero dei cani dati in adozione, poi il numero dei cani sterilizzati, le cure mediche somministrate ed infine, per i cani e i gatti microchippati dal Comune, la somministrazione di cibo. Con questo regolamento- conclude Burti- intendevamo raggiungere un obiettivo importante: rendere maggiormente protagonisti i volontari e supportare il lavoro che queste realtà svolgono a tutela degli animali e a servizio dell’ente pubblico, che subisce un fenomeno, il randagismo, davvaro dilagante”.