Reazioni e commenti al ritorno alle urne. Gennuso: "In Sicilia riaffermata la giustizia". Marziano: "Io sereno"
Non si fanno attendere i commenti e le reazioni alla notizia della indizione delle elezioni regionali bis in nove sezioni tra Pachino e Rosolini. Il 5 ottobre, come ha disposto la giunta regionale, seggi aperti per ripetere le operazioni di voto delle regionali dell’ottobre 2012. Mentre qualcuno sottovoce si lascia scappare un “non è finita qui”, ricordando come nei prossimi giorni saranno discussi in altre aule i ricorsi per revocazione presentati da alcuni deputati regionali siracusani, Bruno Marziano torna a parlare di una vicenda “abnorme e frutto di un vero e proprio falso ideologico prodotto dal presidente del tribunale di Siracusa. Pur considerando una violenza le elezioni nei confronti di chi, come me, non ha commesso brogli o reati elettorali, affrontiamo le elezioni con la serenità di chi avendo operato bene, in particolar modo nel territorio di riferimento di queste elezioni, non ha nulla da temere ed anzi è sicuro di uscire rafforzato e con un consenso più ampio frutto del lavoro svolto in questi due anni”.
Di tutt’altro tono il commento di Pippo Gennuso, direttamente interessato alla vicenda perchè rimasto fuori dall’Ars per un pugno di voti. “Crocetta è stato di parola”, scrive nella sua nota. “Non ho mai avuto dubbi sull’onestà del governatore – afferma ancora Gennuso – e capisco anche le pressioni politiche che ha dovuto subire in questi mesi affinchè non si arrivasse alla decisione, ovvero di tornare a votare il prossimo 5 ottobre. Anche in questa circostanza – conclude l’ex deputato – Crocetta ha rispettato la legalità, applicando una sentenza di un organo dello Stato.In Sicilia è stata riaffermata la Giustizia e la democrazia e soprattutto è stata messa la parola fine agli atteggiamenti arroganti di qualche deputato all’Ars, eletto nella Circoscrizione di Siracusa”.
(foto: Assemblea Regionale Siciliana)