Recovery Fund, l'assessore Falcone risponde al fuoco amico: "per Siracusa idee chiare"

 Recovery Fund, l'assessore Falcone risponde al fuoco amico: "per Siracusa idee chiare"

“Nessuna preoccupazione deve animare l’area di Siracusa e provincia circa le opere inserite nel Piano della Regione per il Recovery fund. Abbiamo infatti risposto all’appello del Governo nazionale, enumerando le opere più strategiche per la Sicilia con proiezione di lungo periodo, fra cui naturalmente il porto hub. Pur non individuando direttamente Augusta, appare chiaro che i futuri ragionamenti, quando il documento dovrà tradursi in progetti concreti, vedranno coinvolti il più strategico fra gli scali marittimi isolani. Inoltre, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la Sicilia ha voluto inserire il completamento dell’autostrada Siracusa-Gela che, insieme all’ammodernamento della rete ferroviaria Catania-Siracusa e precisamente Augusta-Targia, già in pancia a Rfi, coniuga al presente una significativa strategia trasportistica e quindi di sviluppo del Sud-Est della Sicilia”. Così l’assessore regionale alle infrastrutture, Marco Falcone, risponde al fuoco amico di Forza Italia che con Stefania Prestigiacomo e Daniela Ternullo ha denunciato l’assenza di progetti precisi per la provincia di Siracusa.
“Come promesso, fra l’altro, la settimana prossima arriveranno proprio a Siracusa due dei nuovi treni Pop della flotta regionale, in dotazione sulle direttrici Palermo-Messina e quindi Messina-Siracusa, per garantire un servizio moderno ed efficiente al territorio”, dice ancora Falcone. “Infine vogliamo sottolineare come sulle strade provinciali, ancorché la Regione non abbia diretta competenza, non solo il Governo Musumeci si sta sostituendo al Libero Consorzio aretuseo ma in più, confermando tutti i finanziamenti già stanziati, lavoriamo cantiere dopo cantiere al recupero complessivo della viabilità anche attraverso un incremento della spesa”. Diversi interventi sulle strade provinciali siracusane sarebbero stati possibili, però, anche grazie ai fondi erogati del Mit.

 

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