Recuperare i luoghi culturali dimenticati, Siracusa candida la Torre di Bosco Minniti
Il governo ha lanciato un progetto per recuperare i luoghi culturali dimenticati con un platfond di 150 milioni di euro. E la sezione siracusana di Italia Nostra ha candidato la Torre di Bosco Minniti.
E’ una torre di avvistamento di epoca medievale, “risparmiata dalle ruspe negli anni della foga edilizia, e inglobata nel cortile di un condominio”, spiega la presidente Lucia Acerra. “Faceva parte del numeroso gruppo delle torri costiere disseminate lungo la zona litoranea per segnalare le incursioni delle navi corsare. La torre di Bosco Minniti aveva funzione segnaletica e distava dal mare circa 1 km e comunicava con le altre con segnali di fumo durante il giorno e di fuoco nella notte. Può considerarsi una delle più antiche, risalenti al secolo XIV, con peculiarità stilistica affine a Palazzo Montalto e a coevi edifici Chiaramontani”.
In alto, al centro della facciata vi è un piccolo rosone a cinque fori disposti in croce con tracce di un ulteriore elemento lapideo inserito nel parlamento murario eroso in vari punti. Le merlature angolari a tra gradoni segnano la linea ascensionale dei quattro cantonali. L’interno è costituto da un vano chiuso da una poderosa volta a botte, solido supporto al terrazzo, al quale si accedeva da una scala a pioli appoggiata ad una botola che all’occorrenza fungeva da caditoia per colpire i possibili assalitori.