Reddito di cittadinanza, Bonfanti (Noto) e Ficara (M5s) botta e risposta a distanza
“Il reddito di cittadinanza non è una misura assistenziale. Non lo è in generale e non potrebbe esserlo per quei Comuni che non sanno riscuotere correttamente i tributi loro dovuti o che non sanno fornire servizi adeguati ai cittadini”. Il parlamentare Paolo Ficara (M5s) risponde così al sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che si è rivolto all’Anci chiedendo che una parte del reddito di cittadinanza venga introitata dai Comuni per pagare così la Tari.
“Purtroppo leggo diverse dichiarazioni improvvide. Eppure basterebbe dare un’occhiata al decreto che istituisce il reddito di cittadinanza per capire cosa è e a cosa è destinato”, spiega pacato Ficara. Bonfanti, nella sua lettera all’associazione nazionale dei Comuni italiani, lamenta che i Comuni “vengono cancellati dall’orizzonte di ciò che configura, garantisce e salvaguarda un corretto sistema economico, quando invece andrebbe riconosciuto il ruolo di soggetti attivi sia nel contrasto alla povertà, sia nell’erogazione di fondamentali servizi pubblici”.
Ficara non ci sta e replica. “Per la prima volta stiamo realmente contrastando la povertà, con una misura che punta a reinserire nel mondo del lavoro chi ne è stato tagliato fuori. Abbiamo per questo previsto anche incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza. E che un sindaco di sinistra critichi una iniziativa di natura sociale, mettendo subito le mani nelle tasche dei cittadini, significa che non ha compreso per nulla lo spirito di questa rivoluzionaria e attesa novità. I Comuni possono, semmai, realizzare progetti di utilità sociale coinvolgendo chi percepisce il reddito di cittadinanza. Chi lo riceve è infatti tenuto ad offrire otto ore settimanali di attività per iniziative socialmente utili condotte e coordinate dai Comuni di residenza”.