Referente facilitatore progetto Rete Civica Salute, esposto del Codacons alla Corte dei Conti
Il Codacons e Articolo 32 – Aidma (Associazione Italiana Diritti del Malato) annunciano la presentazione di un esposto alla Corte dei Conti regionali sulla figura del “Referente facilitatore regionale del progetto Rete Civica della Salute”. L’associazione dei consumatori punta le sue attenzioni sulla ricerca indetta con avviso pubblico dall’Asp di Siracusa. Una selezione per titoli e colloquio per la figura professionale di Dirigente avvocato con mansione di Referente Facilitatore Regionale. “Vorremmo comprendere come mai in Sicilia si attribuisca ad una persona, per 24 mesi, un incarico del genere, per un costo di 96.000 euro. E’ una spesa che i siciliani possono permettersi? E’ davvero utile istituire questa figura che percepisce un compenso così alto?”, sono le domande che si pone il Codacons.
“Riteniamo indispensabile che sia fatta chiarezza sull’impiego dei soldi pubblici”, continuano Codacons e Articolo 32 – Aidma. Secondo quanto da loro sostenuto, la “Rete Civica della Salute” istituita presso diverse Aziende Sanitarie della Regione Siciliana con lo scopo di supportare il miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria e sensibilizzare i cittadini sul corretto utilizzo dei servizi non avrebbe la necessità di un simile supporto. “Che attività dovrebbe svolgere in effetti il ‘Referente facilitatore regionale’ del progetto Rete Civica della Salute? Perché se davvero la Rete Civica della Salute vuole essere un appello ai cittadini a partecipare attivamente al miglioramento della qualità dei servizi sanitari, diventando ‘Riferimenti Civici della Salute’ autodeterminati in ogni Comune, allora i motivi dell’incarico non risultano chiari”, è quanto sostengono in una nota il Codacons e l’Associazione Italiana Diritti del Malato.
foto dal web