Riaprire il Ccr di Arenaura, a due anni dai sigilli pronta la richiesta di dissequestro

Il centro comunale di raccolta di Arenaura, a servizio della zona sud di Siracusa, è chiuso dal novembre 2021. I sigilli vennero apposti dopo la visita dei Carabinieri del Nucleo Ecologico, da cui ha preso le mosse un’inchiesta giudiziaria.
L’impianto è di proprietà del Comune di Siracusa che lo ha affidato in gestione a Tekra, la società che si occupa del servizio di igiene urbana nel capoluogo. Custode giudiziario del Ccr è il direttore tecnico della società campana.
Prospettive di riapertura? Al momento, nessuna all’orizzonte. Le speranze sono tutte affidate alla richiesta di dissequestro che pare finalmente definita, negli equilibri tra Comune e Tekra. Il team di legali ha definito in dettaglio la richiesta da rivolgere alla Procura di Siracusa. Nel rispetto delle indagini e delle ragioni che hanno portato all’apposizione dei sigilli, amministrazione comunale e società di gestione insieme chiedono un dissequestro parziale, separando la zona del CCR dall’area di trasbordo, anch’essa sequestrata, e che necessita di
ulteriori interventi.
Le prescrizioni fissate per la riapertura non sarebbero poi così complesse. Bisogna partire dall’ Autorizzazione Unica Ambientale (Aua) di cui il Ccr di Arenaura era sprovvisto. Alcuni lavori di adeguamenti, su tutti il collegamento dei pozzetti al disoleatore, avrebbero permesso di superare il problema permettendo alla struttura di poter ottenere l’autorizzazione prima mancante.
Nel frattempo, sono in corso le procedure di aggiudicazione per la realizzazione di altri 3 Ccr in città con fondi del Pnrr: in via Luigi Sturzo, in traversa la Pizzuta e all’angolo tra le vie Giuseppe Brancato e Calogero Lauricella. Nel programma da 2,6 milioni di euro rientrano anche nove isole ecologiche “intelligenti” e interventi di ammodernamento del Ccr di Targia.