Ricavi non dichiarati per 62 mln di euro, Iva non versata per 7 mln : la fotografia "fiscale" della provincia
Oltre 7 milioni di euro di Iva non versata, ricavi non dichiarati per oltre 62 milioni di euro e 34
evasori totali, 32 imprenditori responsabili di frode e reati fiscali denunciati. Sono alcuni dei numeri dell’attività della Guardia di Finanza nel corso degli ultimi 12 mesi in provincia di Siracusa. Oggi, le Fiamme Gialle celebrano la loro festa presso la caserma Lombardi, alla presenza del Comandante Provinciale, il colonnello Lucio Vaccaro, dopo la celebrazione, il 21 giugno a Roma, del 249esimo anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.
Tornando ai dati relativi al lavoro svolto dalle Fiamme Gialle in provincia, le verifiche ed i controlli eseguiti sono stati in totale 464 nei confronti di professionisti e imprese. Sono stati individuati 178 lavoratori “in nero” e “irregolari”, impiegati da 83 datori di lavoro.
Un elemento degno di nota riguarda l’emissione di scontrini e ricevute fiscali: su 2 mila controlli, il 50 per cento dei casi ha fatto emergere irregolarità.
Su un altro versante, la Guardia di Finanza ha effettuato controlli sul corretto utilizzo dei fondi e finanziamenti pubblici, a partire da quelli del Pnrr, indagini che hanno consentito di accertare danni all’Erario, con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti di Palermo, di oltre 6,6 milioni di euro. Altro tema caldo, il reddito di cittadinanza: 306 soggetti l’hanno percepita indebitamente per circa 2,5 milioni di euro.
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono da evidenziare gli interventi eseguiti nel settore della Tutela dell’Economia, che hanno consentito di accertare oltre 3 milioni di euro e avanzare proposte di sequestro per oltre 18 milioni di euro per fatti di riciclaggio e autoreciclaggio nonché la distrazione di beni ai fallimenti per circa 6 milioni di euro.
Ancora nel bilancio tracciato dalla Gdf figurano 161 segnalazioni sospette, emerse nell’ambito del lavoro di approfondimento a tutela del Mercato dei Capitali. Avviati interventi di natura tributaria, in materia di spesa pubblica e accertamenti patrimoniali per l’applicazione di misure di prevenzione nei confronti di soggetti che presentavano una notevole sperequazione tra i beni posseduti e quelli dichiarati/percepiti nonché risultavano essere dediti ad attività delittuose per le quali è stato applicato il codice antimafia. In tale settore sono stati effettuati 18 controlli che hanno interessato 120 soggetti; avanzate proposte di sequestro per circa 7 milioni di euro; operati sequestri per circa 1,5 milioni di euro e confische per circa 500 mila euro.