Ridare la “luce” ad Archimede: 2.500 euro per ripristinare l’impianto a led
Con poco meno di 2.500 euro si può ripristinare tutto l’impianto di illuminazione a servizio della statua e del monumento di Archimede, sul rivellino del ponte Umbertino. Il preventivo è stato acquisito dagli uffici comunali che adesso stanno scandagliando le voci di bilancio per trovare un capitolo di spesa ad hoc.
Ci sono da acquistare e montare lampade e strip led da 65 metri nuovi, per tornare a dare decoro all’area dedicata alla memoria del genio matematico dell’antichità, inaugurato nel 2016 e poi sparito dai radar.
Sarebbe – finalmente – un primo segno di attenzione dopo anni in cui ci si è tutti, lentamente, “dimenticati” di quella statua subito fagocita dall’ampiezza degli spazi aperti circostanti che hanno finito per percepirla sempre più piccina, sino a scomparire. Eppure è lì, distrattamente fotografata dai turisti ma “invisibile” di sera per la carente illuminazione. Al momento è anche circondato dal cantiere per i lavori di manutenzione in corso sotto al ponte Santa Lucia.
Se pare smuoversi qualcosa per il dimenticato Archimede, dopo mesi di blande discussioni, va riconosciuto merito all’assessore Giuseppe Gibilisco, in versione jolly. Pur non avendo tra le sue deleghe una che riporti alla sua responsabilità diretta quel monumento, si è comunque mosso in soccorso di Archimede. Da atleta – è stato campione del mondo di salto con l’asta – corre quando gli altri sembrano passeggiare. E se un ostacolo si pone davanti, lo supera in altezza e con sprint. E non è raro vederli in giro con un cacciavite, ora su una scala, mentre cambia un faro o insegue un parcheggiatore abusivo insieme a tante altre piccole ma concrete azioni di un assessore che alterna con disinvoltura lo stare dietro ad scrivania in ufficio e l’azione diretta sul campo insieme agli operatori.
L’autore della statua, lo scultore Pietro Marchese, lanciò alcune settimane addietro una provocazione: “Levatela da lì, dove sta non importa a nessuno”. Un’ipotesi su cui si prova a ragionare. “Spostarla? Forse bisognerebbe prima sentire i cittadini”, dice proprio Gibilisco. Furono i cittadini a decidere con un sondaggio online, nei primi anni 2000, di posizionare il monumento sul rivellino del ponte Umbertino. Col senno di poi, una scelta non ottimale.