Rientro a scuola in provincia di Siracusa: chi conferma dad, chi attende la Regione
Emergono posizioni differenti in tema di riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale tra i sindaci dei comuni della provincia di Siracusa.
Se nel capoluogo, il sindaco Francesco Italia ha revocato l’ordinanza con cui si disponeva la Dad dal 10 Gennaio,in attesa delle nuove indicazioni che molto probabilmente arriveranno il 12 Gennaio, in altri Comuni, come Priolo o come Augusta, i primi cittadini, Pippo Gianni e Giuseppe Di Mare confermano la didattica a distanza e lasciano in vigore la relativa ordinanza.
Nel capoluogo, “la decisione sull’apertura delle scuole dipende esclusivamente da quanto riferirà l’Asp, dai dati, insomma, che ogni giorno fornisce relativamente all’andamento dei contagi”.
Il sindaco, Francesco Italia entra nel merito delle decisioni adottate lo scorso fine settimana, prima con l’ordinanza con cui veniva annunciata la Dad a partire da questa mattina, poi con la revoca, alla luce dell’ordinanza regionale con cui l’apertura delle scuole, dopo le festività natalizie, viene spostato.
“Togliere la scuola ai ragazzi, visto quanto accaduto nel 2020-premette il primo cittadino- significa arrecare un grande danno in termini di socialità ed educazione e apprendimento. Stiamo condannando una generazione ad avere un gap sotto il profilo sociale e dell’istruzione. Se un sindaco decide di chiudere le scuole o avviare la Dad-puntualizza il primo cittadino- non lo fa di certo a cuor leggero ma sulla base di dati forniti dall’Asp. La decisione dipende esclusivamente da quanto ci riferisce l’azienda sanitaria provinciale, che ogni giorno fornisce i dati”.
La prima ordinanza emessa, quella relativa alla Dad, è stata frutto di una riunione con le autorità competente. “In seno a quella riunione-racconta Italia- è emersa la volontà, con il parere positivo dell’Asp, di avviare la Dad perchè le scuole avrebbero dovuto riaprire, da calendario della Regione, oggi. Visto che Musumeci ha poi deciso di ritardare l’apertura delle scuole,lasciare in vigore quell’ordinanza avrebbe creato una contraddizione enorme”.
In realtà, nelle prossime ore, il quadro potrebbe ulteriormente cambiare.
“E’ probabile -dice ancora Italia- che la Regione prenda ulteriori decisioni prima di giorno 12. Prima di quel giorno, dunque, anche il Comune di Siracusa si determinerà di conseguenza, comprendendo quali saranno le indicazioni dell’Asp”. Per essere più chiari, “la previsione è che se i dati continuano ad essere come quelli di ieri-entra nel dettaglio il primo cittadino- con tremila contagiati in città e se la Regione creerà le condizioni giuridiche necessarie per poter emettere ordinanze di questo tipo, potremmo mantenere la determinazione che avevamo preso. Nel frattempo, vorrò sentire, insieme all’assessore alle Politiche educative, i dirigenti, perchè so che ci sono delle opinioni assolutamente discordanti. Accontentare tutti è sempre molto complicato. L’auspicio è che entro domani possano arrivare le indicazioni definitive. Il sindaco, tuttavia, si mostra scettico da questo punto di vista.
Diametralmente opposta la posizione di Pippo Gianni a Priolo.
“A Priolo, dichiarata zona arancione – chiarisce il primo cittadino – vige l’ordinanza sindacale da me firmata due giorni fa, che prevede la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 19. L’attivazione della DAD potrà avvenire a questo punto a partire dal 13 gennaio. La prossima settimana – prosegue il sindaco Gianni – continueremo a sanificare le scuole, il Palazzo Municipale, la biblioteca, tutti i luoghi e gli uffici pubblici. I numeri dei positivi al Covid nel nostro paese sono allarmanti e vista la chiusura delle scuole – conclude il primo cittadino – chiedo ai genitori di attenzionare ulteriormente bimbi e ragazzi per evitare che possano assembrarsi o frequentare luoghi affollati, andando incontro a possibili contagi”.
Ad Augusta, Giuseppe Di Mare ha un’opinione ben definita. “Meglio prevenire- dice il primo cittadino- Riaprire per dover subito richiudere per via dei contagi non ha senso. Tutti avete letto cosa ha detto il Cts. Perchè dobbiamo chiudere gli occhi? I sindaci sono i responsabili sanitari della città. Sono intransigente da questo punto di vista. Sono per la chiusura delle scuole in presenza per almeno un’altra decina di giorni. Il resto lo vedremo alla luce delle ulteriori decisioni che saranno assunte dalla Regione. Il presidente Nello Musumeci, del resto, ha convocato il Comitato Tecnico Scientifico per giorno 12. L’Anci punta per la Dad. Ognuno si organizzerà di conseguenza. E’ chiaro che se il Cts chiede intransigenza, non capisco perchè dovremmo fare diversamente”.