“Riequilibrio delle rappresentanze di genere”, l’appello della Consulta Comunale Femminile alla politica

“Ci vediamo costrette a esprimere la nostra forte preoccupazione e delusione per la decisione del Consiglio Comunale dello scorso 15 novembre, che ha scelto di astenersi e non approvare l’ordine del giorno relativo alla promozione della democrazia paritaria, impedendo ancora una volta il pieno rispetto dei principi di parità di genere già sanciti nel nostro Statuto Comunale”. A scriverlo è Rita Mizzi, presidente della Consulta Comunale Femminile, che esprime preoccupazione e delusione per la decisione del Consiglio comunale di astenersi, non facendo passare l’ordine del giorno del gruppo del Pd sulla rappresentanza di genere nelle giunte comunali.
“L’articolo 4 dello Statuto Comunale – ricorda la Mizzi – recita testualmente: persegue la piena attuazione dei principi di pari dignità dei cittadini e delle cittadine e il completo sviluppo della persona, riconoscendo e valorizzando la differenza di genere a garanzia del rispetto della libertà e della dignità umana, rimuove ogni ostacolo che impedisce la piena parità delle donne e degli uomini nella vita sociale, culturale, economica e politica ed assicura le azioni di promozione della parità delle donne nell’Amministrazione e nella città. – scrive la presidente Consulta Comunale Femminile – Questa norma, che esprime un impegno chiaro e inequivocabile verso la parità di genere, è rimasta, ancora una volta, ignorata e non attuata, nonostante la sua obbligatorietà. La mancata approvazione dell’ordine del giorno, infatti, dimostra che il Consiglio non solo non rispetta il proprio Statuto, ma persiste in una visione politica che esclude la parità come valore fondante della nostra comunità”.
“Il nostro appello non è solo una questione di principi astratti: riguarda la necessità di rispondere a una società che chiede una politica più inclusiva, più equa, più giusta. L’articolo 4, che promuove l’azione di parità nelle istituzioni, è chiaro nell’intento di valorizzare la differenza di genere e di garantire una rappresentanza effettiva e completa. Questo impegno deve tradursi, senza più indugi, in una composizione equilibrata della Giunta Comunale, ma anche in politiche che coinvolgano tutte le donne nelle decisioni politiche ed amministrative che riguardano la nostra città.”
Rita Mizzi conclude la sua lettera rivolta al Consiglio comunale di Siracusa con un appello a tutte le forze politiche, “affinché si impegnino concretamente per l’attuazione del riequilibrio di genere, non come un favore o una concessione, ma come una necessità e un obbligo che rafforza la democrazia e la partecipazione di tutte e tutti. La parità non è un’opzione, ma una condizione imprescindibile per una città che voglia definirsi davvero moderna e inclusiva”.