Rifiuti dei positivi, la raccolta speciale non va. I ritardi dell’Asp ed il silenzio dei sindaci

 Rifiuti dei positivi, la raccolta speciale non va. I ritardi dell’Asp ed il silenzio dei sindaci

La raccolta dei rifiuti dei positivi è un caso. Nonostante sia diminuita la pressione dei contagi, ancora oggi il sistema accusa ritardi clamorosi. E si moltiplicano le testimonianze di siracusani che hanno ricevuto le istruzioni per il conferimento speciale della loro spazzatura quando si erano ormai negativizzati o in prossimità di negativizzazione.
Cosa ne hanno fatto dei loro rifiuti che, secondo le disposizioni, dovevano essere avviati a distruzione tramite incenerimento? Hanno continuato a conferirli in maniera ordinaria. Come dire che, in piena pandemia, non si è riusciti a tenere sotto controllo costante neanche questo aspetto, eppure importante con il collegato rischio di contagio per operatori della raccolta differenziata (che non sapevano di trattare rifiuti di soggetti positivi) e, in generale, cittadini.
Il tema dei ritardi dell’autorità sanitaria (tamponi, quarantene, tracciamenti, rifiuti) pare non interessare nessuno. I sindaci, tranne sparute eccezioni (Seby Scorpo a Solarino e Marilena Miceli a Canicattini) non toccano palla. E nei cittadini vince il senso di sconforto ed abbandono che porta alla soluzione alla siciliana: la ricerca di un amico che magari abbia un amico. Pure per la spazzatura da raccogliere ai positivi.
Eppure almeno in emergenza pandemica era giusto attendersi una migliore risposta del sistema pubblico locale e regionale. E invece sono emersi chiari tutti i limiti: strutturali e gestionali; di obiettivo e di programma. Di cui, ovviamente, nessuno sente di dover rispondere ai cittadini.
E’ bene ricordare che la raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi è stata affidata ai Comuni per via delle difficoltà a provvedervi delle Asp. Andrebbero conferiti e raccolti con regole differenti rispetto all’ordinaria differenziata, e poi distrutti nell’inceneritore di Augusta. Chi raccoglie la spazzatura dei soggetti contagiati, lo fa bardato a dovere. I Comuni, però, conoscono gli indirizzi dei contagiati solo quando l’Asp li comunica loro, inserendoli nelle “liste”. Ma alla luce dei ritardi di queste ultime settimane, spesso il cittadino viene inserito nei registri – e contattato – alle volte anche quando ormai si è negativizzato. Quando, insomma, non serve più che si raccolgano i suoi rifiuti con un sistema ad hoc. E la spazzatura “positiva” sfugge così al sistema.
Anci Sicilia, settimana scorsa, ha inviato una lettera per lamentare la situazione dei Comuni, alle prese con la raccolta della spazzatura dei positivi. Peraltro, i sindaci siracusani aspettano i rimborsi promessi dalla Regione tramite le Asp per la raccolta loro delegata pure relativamente alla spazzatura dei contagiati, il cui costo è di 100 euro a persona e 500 a tonnellata per il conferimento.

 

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